All’indomani della finale che si è attestata come la più vista dal 2002, nell’ultima conferenza stampa del Festival si guarda già inevitabilmente a Sanremo 2019.
L’ultima serata da ascolti da nazionale di calcio degli Europei, con una media share del 52,27%, ha confermato che quest’edizione partita molto in sordina sulla carta si è rivelata un’incredibile sorpresa dal punto di vista degli ascolti: “Quest’anno è stata vinta una sommessa di mettere in piedi un’edizione di qualità e priva di retorica” ha commentato il direttore di Rai1 Angelo Teodoli, che non si sbilancia sul futuro.
L’incursione di Fiorello nella prima e nell’ultima serata, però, fa ben sperare per un ritorno dello showman in Rai (non necessariamente per Sanremo): “Esiste un lavoro incessante per far tornare Fiorello in Rai, ci stiamo lavorando, ci sta lavorando Fiorello, l’ha confermato lui stesso“. E ancora, sulle idee per Sanremo 2019: “Il percorso che porta alla conclusione di un Festival è una grande opportunità che va sondata e condivisa con chi ha voluto farlo, in questo caso Baglioni. Questa cosa non era prevedibile un anno fa ma vorrei sottolineare la capacità di Rai di intercettare delle possibilità e farle crescere nel miglior modo possibile, potremmo immaginare una cosa diversa anche il prossimo anno. Questo è il bello di creare nuovi progetti editoriali in Rai, c’è uno spazio aperto per il prossimo anno, una sfida bella con cui ci confronteremo“.
Il vicedirettore di rete e capoprogetto Claudio Fasulo ha confermato che l’edizione di Baglioni farà da apripista ad altri esperimenti: “Il conduttore-artista è una risorsa, per il prossimo anno questo successo ci permette di guardarci attorno senza i vincoli che normalmente tendiamo ad usare. Baglioni bis? Ovviamente non lo escludiamo“.
Quando in conferenza stampa è arrivato anche il direttore artistico Claudio Baglioni, la domanda su Sanremo 2019 è toccata inevitabilmente anche a lui: “Perché ne faranno ancora di Festival?” ha scherzato il direttore artistico, prima di ricevere un mazzo di rose rosse dal direttore Teodoli, a mo’ di corteggiamento come era stato richiesto dallo stesso Baglioni. Poi i propositi, ancora incerti, per il futuro.
Già avevo detto no per quest’edizione, anche se me lo sono rimangiato, non so davvero rispondere. Ma credo che questo format possa essere ripetuto, non è un’edizione così originale, si è trattato di mettere a fuoco il titolo di Festival della Canzone Italiana e tradurlo in fatti. Ma non sarebbe mai riuscito così se non ci fosse stato un intendimento comune: forse qualcosa poteva essere fatto meglio, ma il format mi auguro sia ripetibile e che tutti gli operatori del nostro settore, i canzonettari, i discografici, gli editori, la musica in generale creda più in se stessa e ci sia un’ambizione maggiore anche più culturale, di offrire qualcosa al pubblico anticipandolo, senza seguire solo i suoi gusti ma anche precedendolo. Sanremo 2019? Per ora mi hanno dato solo fiori e opere di bene, vediamo se proseguono col resto… Bisogna prendere distanza dalle cose per vederle bene, tra qualche giorno rientro in studio di registrazione per prendere in mano un disco di cui non ricordo nulla. Ho avuto il privilegio di salire sulla cima della scala di Sanremo, l’anno prossimo al massimo potrei presentare un pezzo per le nuove proposte.
Baglioni ha poi aggiunto al Tg1: “Ho appena ricevuto i fiori. Ma non si esce subito la prima sera. Certo che è stata un’esperienza talmente bella che mi dispiacerà, se dovessi dire di no, lasciarla“.
Cosa chiederà Baglioni alla Rai se dovesse accettare un bis? Sicuramente una migliore organizzazione: “Si possono organizzare meglio alcune cose tecniche, la suddivisione delle prove, gli ascolti nel retropalco, dietro ci sono sempre troppe persone, è difficile fare le entrate sul palco perché non si sente nulla, ci sono difficoltà enormi“.
Infine, dopo la lettera di apprezzamento inviata a Baglioni, spunta anche l’ipotesi di un ritorno al Festival di Celentano: “Magari volesse tornare a fare un po’ di televisione alla RockPolitik, le nostre braccia sono sempre aperte, è un grande artista” ha commentato Fasulo.
Ma quali problemi di salute o di eta’.. Adriano e stato cacciato dalla Rai per i suoi modi le sue idee libere controcorrente e veritiere che tanto sono scomode a chi comanda..a chi ci governa.. a chi gestisce la rai..e privano noi italiani a godere di questo Artista Immenso e unico al Mondo .Adriano Celentano e’ la storia della musica e della televisione italiana un Sanremo condotto gestito e organizzato da Lui sarebbe il migliore dintuttini tempi passati presente e futuri!! ADRIANO TornaaaaaaAAAAA
Davvero Celentano potrebbe tornare? Avevo sentito dire che fosse malato o comunque impossibilitato dall’età, Ma se queste ultime fossero solo voci e lui se la sentisse di tornare davvero, lo accoglierei a braccia aperte pure io! Grandissimo, per me sarebbe il festival migliore di sempre!!!
Dato che i cantautori ne sanno qualcosa di più in materia canzoni rispetto agli showman (con rispetto), (alta qualità delle canzoni gara 2018 e ottima scelta ospiti collaboratori presentatori in show, ed audience), rimarrei in campo cantautoriale proponendo Franco Simone Official per direzione e conduzione (loquacità, simpatia ed ecletticità), dato che ha una rispettosa carriera cantautoriale ultra quarantennale ed internazionale (nel 2015 ha vinto il “Festival de Viña del mar” con la sua “Per fortuna” cantata da Michele Cortese), nonchè esperienza televisiva di conduzione con il suo programma “Dizionario dei Sentimenti di Franco Simone” (Gold TV).