Come ogni anno saranno due le versioni di Samsung Galaxy S9 portate sulla scena mondiale: l’esemplare col processore Exynos, e quello col chipset Snapdragon. Il primo sappiamo corrispondere alla variante internazionale, tra l’altro commercializzata anche in Europa, e quindi in Italia; il secondo, invece, sarà appannaggio di USA e Cina.
Da quanto si evince sulle pagine di SamMobile, la storia è destinata a ripetersi nel corso di questo 2018: il modello equipaggiato con la soluzione proprietaria, proprio perché maggiormente ottimizzato, potrebbe prevalere sul blasonato concorrente, altrettanto temibile.
Quel che stupisce è l’esserci imbattuti nel commento di ‘Ice Universe‘, leakster che ha dimostrato nel tempo competenza ed affidabilità, e che non si è di certo espresso in termini lusinghieri nei confronti del Samsung Galaxy S9 alimentato con Snapdragon 845, defininedo mediocri i risultati fatti registrare su Geekbench. Eppure, i punteggi in single e multi-core non ci sembrano affatto male: 2378 e 8132 rispettivamente, comunque di gran lunga superiori a quelli fatti registrare in passato dal Galaxy S8, alimentato da Snapdragon 835 (1771 e 5676) ed Exynos 8895 (1954 e 6429).
In realtà non siamo neanche troppo sicuri del fatto che il device preso in esame su Geekbench corrisponda effettivamente al Samsung Galaxy S9 equipaggiato con Snapdragon 845; quindi, a prescindere da tutto (risultati compresi, che ci sono parsi comunque incoraggianti, specie se rapportati a quelli ottenuti lo scorso anno da un device che ha fatto la storia), sarebbe meglio restare con i piedi per terra, e basarci su altri dati.
Che il prossimo top di gamma sudcoreano si conformi di più al processore proprietario è un fatto assodato, ma definire l’altro esemplare mediocre ci sembra un po’ troppo (si sta pur sempre parlando del SoC principe della Qualcomm). Da qui al 27 febbraio, giorno in cui il prodotto verrà ufficialmente presentato, ne sentiremo ancora di cose: tenetevi pronti, che lo spettacolo continua.