Ci sono diversi aspetti da chiarire per quanto riguarda le rimodulazioni Wind e Tre, con associato discorso che investe per forza di cose anche le penali da pagare in caso di uscita. Complice il fatto che Vodafone e TIM si siano già sbilanciate sotto questo punto di vista (sul secondo operatore abbiamo condiviso le ultime notizie proprio questa mattina), in Italia si sta creando un po’ di confusione ed il rischio è che gli utenti legati ad alcuni operatori vadino incontro ad alcuni costi extra senza esserne pienamente consapevoli.
Secondo quanto riportato da MondomobileWeb, che in tal senso ha effettuato un’interessante ricerca sul campo, è necessario evidenziare in primis che le rimodulazioni Wind e Tre, per quanto probabili, non siano ancora certe. Nel dettaglio, non è ancora possibile darvi per certi gli aumenti dell’8,6% dei canoni nell’ambito del passaggio dalle tredici alle dodici mensilità. Anche interpellando i rivenditori autorizzati e gli store ufficiali, al momento fa fede quanto è giunto o meno via SMS sulla vostra SIM.
Questo, oltre a rendere non del tutto certo il panorama delle rimodulazioni Wind e Tre, richiede per forza di cose anche un’importante precisazione a proposito delle penali in caso di uscita e di passaggio ad altro operatore. Fino a quando non ricevere l’apposito messaggio da Wind o Tre, infatti, non sarete liberi di passare ad altro operatore senza pagare penali, qualora siano previste in questo particolare periodo.
Vi ricordo, infatti, che l’opzione è stata al momento specificata da TIM e Vodafone, che nell’occasione hanno fornito al pubblico anche la data di scadenza entro cui si potrà procedere al recesso senza andare incontro a costi di uscita. Restate dunque con gli occhi aperti, in attesa di maggiori informazioni a proposito delle rimodulazioni Wind e Tre.