Già effettive alcune altre rimodulazioni TIM, forse passate inosservate ai più, ma non agli utenti che a partire dalla giornata di ieri, lunedì 5 febbraio, avevano deciso di attivare una nuova SIM, destinata ad un’utenza ex novo o ad una portabilità.
Come esplicitato da ‘mondomobileweb.it‘, a seconda del canale utilizzato per la vendita, il gestore blu ha modificato le spese previste per le varie operazioni preposte. Qualora si decida per la spedizione a domicilio (su richiesta online o tramite contatto telefonico con l’addetto), il costo complessivo sarà di 25 euro, con 20 euro di credito incluso. Recandosi presso un centro autorizzato, la spesa sarà di 10 euro, di cui 0.01 cent di traffico residuo e 9.99 sottratti per l’attivazione della SIM.
Le rimodulazioni TIM entrate in auge dal 5 febbraio interessano anche le schede associate all’acquisto contestuale di smartphone, tablet od ogni altro device del catalogo: in questo caso, la SIM vi costerà 5 euro, di cui solo 0.01 di traffico. Ci sono poi alcuni casi in cui l’operazione costa 5 euro con 0.01 di traffico compreso, oppure anche 1 euro (con pari credito residuo).
Le modifiche unilaterali sopra riportate non coinvolgono le SIM stoccate nei negozi autorizzati fino al 31 gennaio, ergo per cui, fino ad esaurimento delle unità disponibili, sarà possibile ancora acquistarne al prezzo di 10 euro, con 5 euro di traffico incluso.
Ricordiamo, inoltre, che, oltre al costo della SIM, potreste dover sostenere una spesa per l’attivazione dell’offerta che intendete attivare, e per l’eventuale costo del primo canone (che sappiamo dover saldare anticipatamente). L’attivazione di una nuova SIM comporta la registrazione dei propri dati anagrafici (anche in caso di vendita a distanza, con consegna al corriere, in fase di ritiro, di una copia conforme di un documento di riconoscimento valido e sottoscrizione contestuale del contratto, esclusivamente ad opera dell’intestatario).