Il nuovo singolo di Jovanotti è Le canzoni. Dopo settimane di attesa, Lorenzo Cherubini ha finalmente sciolto le riserve sul secondo estratto dal disco, che arriva a oltre due mesi dal rilascio dell’apripista.
Queste le parole che Lorenzo Jovanotti ha utilizzato per spiegare Le canzoni, con la quale torna in radio a partire dal 26 gennaio. Sarà quindi un venerdì ricco di novità, quello che sta per arrivare, dal momento che si attende anche il ritorno di Laura Pausini e il nuovo disco di Emma, Essere qui, che ha anticipato con L’isola.
Il ritorno in rotazione radiofonica di Jovanotti è quindi atteso in Le Canzoni, che ha spiegato con queste poche parole:
“Questo è l’unico pezzo con la cassa dritta del nuovo disco, talmente dritta che c’è solo lei a comporre la ritmica, quanto basta per ballare forte, molto forte, con le strofe frenetiche e i ritornelli che si tuffano nella goduria. Rappresenta una specie di manifesto pop, basato sulla bellezza che teoricamente dovrebbe salvare il mondo. Forse non lo salverà, ma la libertà invece sì, lo salva in continuazione, e continua a farlo girare”
Il nuovo tour a supporto del disco sta per arrivare, con un vero record al Mediolanum Forum di Assago nel quale terrà ben 12 date. Un numero da record assoluto, quello di Lorenzo Jovanotti, che il 12 febbraio terrà il suo primo concerto dedicato al nuovo disco di inediti che ha rilasciato con la produzione di Rick Rubin. Di seguito, l’audio e il testo di Le canzoni di Jovanotti.
Sorridendo ti verrà da piangere
A pensare a quante volte nei momenti d’oro
Stavi pensando ad altro
In un altro luogo
Con un altro tempo
Proprio ora che ti sto guardando
Dentro a questo angolo
Di questo mondoDove le canzoni sono spiriti
Come da ragazzi siamo stupidi
E ci piacciono le cose sbagliate
Che poi forse sono quelle giuste
E nuotiamo controcorrente
E prendiamo decisioni assurde
Ma più ci rifletti e più fai errori
È l’istinto il braccio che ti tira fuori
Dalle sabbie mobili che trascinano giù
Hai ragione tu
La canzoni non devono essere belle
Devono essere stelle
Illuminare la notte
Far ballare la genteOgnuno come gli pare
Ognuno dove gli pare
Ognuno come si sente
Ognuno come gli pare
Ognuno dove gli pare
Ognuno come si sente
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
La mia voce mi esce fuori da dentro
Da una zona che è fuori controllo
Gonfia i polmoni
Passa dal collo
E poi esce e non torna più indietroPensavamo bastasse rompere un vetro
Che ci divide dal resto del mondo
Per essere liberi in fondo
È una superficie sulla superficie
Si può leggere il senso profondo
Nella leggerezza di una canzone
Nel flash che becca l’espressione
Siamo tutti diversi, tutti dispersi
Sempre sull’orlo di una rivoluzione
Guardare il mondo come un’autopsia
Uscire la fantasia
E piangendo ci verrà da ridere
Come marinai di una canzone celebre
Il mio modo stilato di procedere
Verso un mondo di persone libere
La canzoni non devono essere belle
Devono essere stelle
Illuminare la notte
Far ballare la gente
Ognuno come gli pare
Ognuno dove gli pare
Ognuno come si sente
Ognuno come gli pare
Ognuno dove gli pare
Ognuno come si sente
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
L’anima è pesante
Da portare addosso da soli
Prendine un po’ della mia
Dammene un po’ della tua
E abbracciami forte
Ancora più forte
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
La canzoni non devono essere belle
Devono essere stelle
Illuminare la notte
Far ballare la gente
Ognuno come gli pare
Ognuno dove gli pare
Ognuno come si sente
Ognuno come gli pare
Ognuno dove gli pare
Ognuno come si sente
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre
Come fosse per sempre