Lo spaghetto a vongole: con o senza pomodoro? Ed il prezzemolo cosa c’entra? Ed una punta di forte ci vuole? Millenni di evoluzione e ricerca scientifica non hanno ancora permesso di dare risposte certe a tutti questi interrogativi inquietanti. Lo spaghetto a vongole, anche senza la certificazione UNESCO, è un patrimonio dell’umanità. Una sintesi perfetta dei sapori del mare e della terra.
Lo spaghetto a vongole coniuga il sapore rassicurante e materno della pasta con l’essenza avventurosa del mare del quale accoglie i frutti più saporiti. E’ uno dei miei piatti preferiti per la sua terrificante semplicità. In fondo lo spaghetto a vongole è una miscela di due soli elementi basici. Non ci sono decine d’ingredienti da miscelare: spaghetto a vongole. Punto e basta.
Ovviamente si fa per dire perchè la ricetta assume decine di varianti sul tema meglio di una composizione mozartiana. Proprio per la semplicità di base le tradizioni culinarie hanno imbastito sui due temi gastronomici principali ( spaghetto a vongole) infinite variabili a cominciare dall’uso del pomodoro. Ci son coloro che lo spaghetto a vongole lo gradiscono completamente bianco, per altri ci vuole proprio una “macchia” di rosso, altri ancora lo affogano completamente nella salsa dalla quale attingono una sontuosa scarpetta.
Che dire poi del verde prezzemolo: per alcune fazioni indispensabile condicio sine qua non, per altri un errore fatale che rischia di comprottere l’esito della pietanza. Ed anche sul forte non mancano le “discussioni piccanti”: nulla, una punta appena, oppure arrabiato ?
Qualche ardito innovato “spolvera” lo spaghetto a vongole con una nevicata di formaggio semi piccante. E dell’aglio: ne vogliamo parlare? Tritato, quasi polverizzato, schiacciato appena. Potremmo discutere fino all’eternità se non avessimo la bocca impegnata a masticare.
Io lo spaghetto ( al dente) a vongole ( più crude che cotte) lo pretendo appena macchiato, senza prezzemolo ed aglio, senza forte e formaggio che considerei un crimine contro l’umanità. Mi piace gustarlo nella sublime purezza dell’incontro erotico tra il mare e la terra in un affubalante stordimento multisensoriale da sublimare con il vino. Ed apriamo un altro capitolo: bianco, rosso, rosato, fermo, frizzante!!! Come volete purchè sia buono.
Il formaggio…al limite della blasfemia ! Prezzemolo ed aglio… perché no. Pomodoro no: sarebbe il terzo incomodo nell’alcova dell’amoroso connubio tra terra e mare…
Splendida immagine quella dell’alcova