La vicenda che vede protagonisti i Radiohead contro Lana Del Rey per il presunto plagio di Creep in Get Free sembra prendere una nuova piega. Nei giorni scorsi, la band avrebbe accusato la cantautrice di aver plagiato la nota canzone del 1993 in un brano contenuto nel suo nuovo album Lust For Life.
Dopo vari rumor, Lana Del Rey ha fatto sapere attraverso i social network che la vicenda dell’accusa di plagio e della conseguente causa è fondata e le due parti si stanno muovendo per vie legali, in quanto la band non avrebbe accettato il compromesso proposto dalla cantante di ricevere il 40% dei diritti degli ultimi mesi. Ma, stando agli ultimi aggiornamenti, i Radiohead non avrebbero fatto causa a Lana Del Rey.
Un portavoce della Warner Chappell, casa editrice della band britannica, attraverso un comunicato ha smentito la presunta causa dichiarata nei giorni scorsi da Lana Del Rey, rivelando che i Radiohead non hanno affatto proceduto per vie legali e che, quindi, ciò che è stato comunicato dalla cantante non sarebbe del tutto vero. La notizia della causa contro Lana Del Rey ha fatto il giro del web ed è stata riportata da diverse fonti, anche dai quotidiani statunitensi, ma a quanto pare sarebbe tutto inventato.
“Come editore musicale dei Radiohead, è vero che da agosto siamo in trattativa con i rappresentanti di Lana Del Rey. È evidente che la strofa di Get Free usi elementi musicali della strofa di Creep, e abbiamo chiesto che questo sia riconosciuto a tutti gli autori di Creep. Per mettere le cose in chiaro, non c’è stata nessuna causa e i Radiohead non hanno detto che “accetteranno solo il 100 per cento” dei diritti di Get Free”.
Di seguito, la dichiarazione della cantante postata sui social qualche giorno fa:
https://twitter.com/LanaDelRey/status/950065789549166592
“La storia della causa è vera. Nonostante sappia che la mia canzone non è ispirata da Creep, i Radiohead non la pensano così e vogliono il 100% dei diritti. Ho offerto loro il 40% degli ultimi mesi, ma loro accetteranno soltanto il 100%. I loro avvocati sono implacabili, quindi ne discuteremo in tribunale“.