WhatsApp come principale applicazione di messaggistica è un’incredibile strumento di comunicazione globale e come tale potrebbe essere utilizzato anche per scopi non proprio nobili, magari essere tramite di un numero incredibile di messaggi indesiderati fino a rendersi protagonista di vero e proprio spam verso le masse. Si tratta di un pericolo concreto, in vista pure della diffusione dei profili business?
In una nota ufficiale, un portavoce dell’azienda intervistato dal sito di settore Whatsappen.nl ha affermato che al momento tutto è sotto controllo, il pericolo spam è tenuto sotto stretta osservazione, ora più che mai. Il primo vero filtro in tal senso, è rappresentato dagli stessi utenti che possono contrassegnare come spam appunto i messaggi provenienti da un numero sconosciuto ma oltre ciò, ci sono delle misure cautelative stabilite a monte, semplici ma di sicura efficacia. Eccole riportate di seguito.
Per quanto WhatsApp non sia in grado di fermare i messaggi indesiderati nelle chat singole o di gruppo per il loro contenuto (per via della crittografia), ecco che l’analisi viene effettuata sulla base temporale e dunque l’invio multiplo di messaggi al minuto da uno stesso profilo può essere sintomo di spam. Dettagli simili si possono ottenere pure analizzando e confrontando i dati, come provider internet, numero di telefono e rete telefonica: se questi non coincidono per geo-localizzazione e magari un numero europeo viene utilizzato su rete africana e ancora asiatica nel giro di brevissimo tempo, allora lo staff dell’app di messaggistica sa bene di trovarsi di fronte ad un caso sospetto.
Per eliminare il rischio di messaggi indesiderati o di vero e proprio spam su WhatsApp, l’azienda tuttaviapotrebbe mettere in campo misure restrittive su utenti magari inconsapevoli ed erroneamente bannati. I casi non sono affatto esclusi ma la soluzione immediata sarà sempre quella di prendere contatto con il supporto tecnico per raccontare il proprio caso specifico.