Le attrici vestite in nero contro le molestie: il look delle star ai Golden Globes 2018 è un grido di solidarietà verso le donne vittime dei tanti abusi e scandali sessuali che hanno travolto Hollywood negli ultimi mesi.
Il caso di Harvey Weinstein, accusato da oltre trenta donne di molestie, ha aperto un vaso di Pandora destinato a non chiudersi così facilmente. Tra i nomi dei grandi coinvolti nello scandalo, impossibile non citare Kevin Spacey, licenziato da Netflix e sostituito da Ridley Scott in Tutti i Soldi del Mondo.
Il nero è un simbolo di lutto verso quel mondo patinato di Hollywood, ma anche un colore dark che rivela l’altro lato dell’industria cinematografica e non, sessista e maschilista. Alcune attrici, come Reese Witherspoon, hanno lanciato l’iniziativa #TimesUp, un hashtag che spiega come sia il momento di alzarsi e parlare, ovvero denunciare abusi e molestie perché sono ancora molte le donne che non hanno il coraggio di farlo.
The #StrangerThings kids are hitting the #GoldenGlobes red carpet in style https://t.co/zxoIAGm1bW pic.twitter.com/dkyj6NUgDy
— Variety (@Variety) January 7, 2018
Dai ragazzi di Stranger Things a Milo Ventimiglia alla bella Debra Missing, tornata ad interpretare la sua Grace nel revival della sit-com anni ’90 Will & Grace, in un modo o o nell’altro tutti hanno voluto esprimere solidarietà alle vittime di abusi e non solo nel cinema ma anche nell’intera società dove troppo spesso le donne continuano ad essere vittime di un maschilismo e un patriarcato non più velato.
Debra Messing on the red carpet when being interviewed by E!: "I was so shocked to hear that E! doesn't believe in paying their female co-hosts the same as their male co-hosts. I miss Catt Sadler. We stand with her." #GoldenGlobes pic.twitter.com/l2gWe39mjY
— Entertainment Weekly (@EW) January 7, 2018
📸| Milo Ventimiglia no red carpet do #GoldenGlobes pic.twitter.com/pYT10o4kSg
— This Is Us Brasil (@ThisIsUsBR) January 7, 2018
Ma mentre le star sfilavano sul red carpet, Rose Mcgowan insorgeva sui social con un tweet che puntava dritto ai “falsi”, coloro che pensano alla forma ma che in sostanza hanno fatto davvero poco. Proprio lei, la star che è stata in prima linea nel caso Weinstein, ha deciso di non sostenere l’iniziativa e il movimento Time’s Up, puntando il dritto contro le attrici che hanno sostenuto “il blackout” del tappeto rosso ai Golden Globes.
Proprio in occasione del lancio dell’iniziativa, la McGowan era insorta su Twitter scrivendo: “Le attrici, come Meryl Streep, che hanno felicemente lavorato per The Pig Monster, indossano il nero ai @GoldenGlobes per una protesta silenziosa” e ancora: “Il problema è il tuo silenzio. Accetterai un premio falso senza dire niente e non otterrai alcun cambiamento reale. Io disprezzo la tua ipocrisia. Forse dovreste indossare tutti Marchesa (il brand di Georgina Chapman, moglie del produttore).”
Proprio stanotte è tornata sull’argomento rispondendo ad un tweet di Asia Argento che sottolineava che “nessuno dovrebbe dimenticare che è stata la primo a rompere il silenzio”. La McGowan ha ribadito: “E nessuna di quelle persone fantasiose vestite di nero per onorare i nostri stupri avrebbe sollevato un dito se non fosse stato così. Non ho tempo per “Hollywood Fakery”. Ecco di seguito lo scambio di tweet:
And not one of those fancy people wearing black to honor our rapes would have lifted a finger had it not been so. I have no time for Hollywood fakery, but you I love, .@AsiaArgento #RoseArmy https://t.co/9e0938y5sI
— Rose McGowan (@rosemcgowan) January 8, 2018