Anche a Natale possiamo soffermarci su alcune novità estremamente interessanti lato operatori italiani in ambito di telefonia mobile, nell’ottica della fatturazione a 30 giorni e sulle ipotesi di rimodulazioni TIM associate al passo indietro al quale sono costrette le compagnie telefoniche. Cosa sta accadendo oggi 24 dicembre? Quali sono le reali prospettive che si stanno configurando per lo scorcio iniziale del 2018? Proviamo a fare chiarezza su questa delicata situazione.
Attraverso una nota ufficiale, TIM ha fatto sapere a tutti che sta già predisponendo i propri strumenti informatici per il ritorno alla fatturazione a 30 giorni, anche se a tal proposito occorre ricordare che AGCOM ha voluto evidenziare la necessità di impostare il tutto ai mesi solari. Insomma, a nessuno sarà concesso di fare il furbetto e di guadagnare 5 giorni ogni anno. Resta invece da definire la questione dei rimborsi per chi è stato soggetto a rimodulazioni TIM con rinnovi ogni 28 giorni.
Se in ambito mobile ci sono zero speranze per il pubblico, sulla linea fissa in realtà l’operatore dovrebbe attenersi anche a questo piano, ma la compagnia telefonica ha deciso di fare ricorso per evitare una beffa ulteriore. Sul fronte delle date e delle rimodulazioni TIM tanto temute (e lecite, ve lo ricordo), tutto ruota attorno alla data del 5 aprile. La scadenza entro la quale tutti gli operatori dovranno adeguarsi alla fatturazione a 30 giorni è quella e probabilmente si proverà ad avvicinare il più possibile quel termine.
Nel momento in cui le varie offerte TIM torneranno “adattate ai mesi solari”, potrebbe diventare reale il rischio di rincari per il pubblico. Ovviamente unilaterali e con la possibilità di recedere in qualsiasi momento senza dover affrontare costi extra. Staremo a vedere cosa succederà, ma a mio modo di vedere meglio prepararsi alla prospettiva di dover affrontare le odiose rimodulazioni TIM.