Sono trascorsi ormai due anni e mezzo da quando l’Asus ZenFone 2 ha fatto il suo esordio sul mercato italiano e, come è logico che sia, cominciano ad emergere in Rete i primi riscontri da parte di utenti che in preda alla disperazione si sono rivolti all’assistenza a causa di un device diventato in alcuni casi inutilizzabile. Come stanno le cose per tutti coloro che sono ancora in garanzia? Qual è il miglior approccio da seguire coi pezzi che presentano problemi non imputabili a danni accidentali? Proviamo a capire qual è il trend che si sta imponendo in Italia.
Al dì là di qualche malfunzionamento legato alla batteria dello stesso Asus ZenFone 2, per il quale vi ho già indicato qualche contromisura nei giorni scorsi, con alternative alla calibrazione classica, oggi 18 dicembre diventa importante capire come stiano andando le cose per chi si ritrova con uno smartphone ancora in garanzia. Spesso, pur potendo contare su questo servizio gratuito, in tanti rinunciano per il timore di dover attendere a lungo prima di riavere il prodotto.
Stando a quanto trapelato all’interno del gruppo Facebook pensato per lo smartphone e ancora oggi frequentatissimo, sembrerebbe che l’approccio di ASUS Italia sia abbastanza positivo verso coloro che riscontrano problemi di riavvi improvvisi, senza contare altri bug bloccanti che evidentemente rientrano nella garanzia. Il trend punta sulla sostituzione diretta dello smartphone, senza troppi giri di parole, con tempi di consegna del nuovo device fissati attorno alla settimana. Giorno più, giorno meno, in tanti stanno confermando la tesi.
Probabile, a mio modo di vedere, che da parte del produttore ci sia la necessità di smaltire scorte in eccesso dell’Asus ZenFone 2 e che di conseguenza ci possa essere una maggiore flessibilità nel garantire questo tipo di concessione (comunque legittima) al pubblico. Che ne pensate?