Incredibile paradosso. Il Napoli vola ed il San Paolo resta deserta. Tifosi e società finiscono sotto accusa perché la squadra merita una cornice di pubblico degna dei risultati ottenuti. Contro lo Shakthar il minimo storico di presenze al San Paolo. Eppure era un match decisivo per il futuro del Napoli in Champions League. Che tristezza il San Paolo deserto per una partita così decisiva nella massima competizione europea per club. La Champions tanto ambita, al punto che per il Preliminare contro il Nizza a metà agosto il San Paolo era praticamente esaurito, è stata snobbata dai tifosi (leggi di più).
Un clima surreale che nel primo tempo ha anche condizionato il rendimento degli azzurri apparsi svagati e meno efficaci del solito. Calo della passione e del desiderio? Napoli “tradito” dai tifosi? Credo proprio di no. E’ fin troppo facile prevedere il tutto esaurito per il big match contro la Juventus in programma il prossimo 1 dicembre. Al San Paolo andrà in scena la madre di tutte le battaglie, la partita che vale in questa stagione mezzo scudetto o forse qualche cosina in più.
Il flop del San Paolo contro lo Shakthar ha molteplici spiegazioni tutte fondate: la diretta tv in chiaro del match, il costo oneroso del tagliando, la chiusura della Galleria Laziale che conduce a Fuorigrotta dal resto della città, i parcheggiatori abusivi che infestano tutte le aree di parcheggio della zona, la scomodità di un impianto magico ma pessimo per i servizi a cominciare dai seggiolini sporchi e dai bagni indecenti. Tutto vero, tutto giusto ma il San Paolo semideserto con l’urlo Champions che diventa un bisbiglio è offensivo per una squadra che primeggia in Italia ed in Europa.
Il San Paolo deserto, dunque, chiama in causa i tifosi assenti che hanno avuto torto. Ma anche la società è responsabile del flop di presenze. Una politica di ticketing più accorta poteva produrre risultati migliori come era successo la scorsa stagione con la doppia sfida ravvicinata Napoli-Juve in campionato e coppa. Due partite al prezzo di una o poco più. Risultato? Stadio pieno per tutti e due i match. Bastava replicare l’esperimento ed il San Paolo non avrebbe fatto una figuraccia internazionale.