I concerti di Katy Perry in Cina non potranno avere luogo. L’artista non ha infatti ottenuto il vusto per l’accesso alla Repubblica Popolare a tempo indeterminato.
Katy Perry avrebbe dovuto raggiungere la Cina lunedì 20 novembre, per partecipare a un evento organizzato da Victoria’s Secret. Sembrava che la situazione fosse facilmente risolvibile, ma le autorità hanno deciso per un no dell’ultimo momento che ha impedito il suo ingresso per l’evento di Shanghai in programma per la prossima settimana. L’artista è stata inserita nella lista nera degli ospiti indesiderati.
L’organizzazione non ha dimenticato la sua esibizione del 2015 a Taipei, nel quale si schierò velatamente dalla parte del movimento anticinese sfoggiando un capo con un grande girasole per dimostrarsi dal lato del governo di Taiwan che nei giorni precedenti aveva stipulato un contratto commerciale con Pechino che suscitò una violenta protesta di piazza.
Le condizioni imposte dalla Repubblica Popolare non sono affatto elastiche e già molti artisti hanno dovuto rimettersi alle decisioni delle autorità e rinunciare ai loro spettacoli in Cina. L’ultimo in ordine di tempo è Justin Bieber, ma sono passati al vaglio dell’organizzazione anche gli Oasis e Bjork, che si erano dimostrati solidali al Tibet.
I Maroon 5 furono invece banditi dalla Cina per aver dimostrato il loro affetto al Dalai Lama, con un tweet con il quale gli hanno fatto gli auguri di compleanno. Non c’è quindi scampo per gli artisti che si apprestano a raggiungere la Cina e non è quindi possibile sgarrare prima di partecipare a uno degli show organizzati da loro o per loro. Dopo Justin Bieber, è stata quindi Katy Perry a ricevere lo stop da parte della Repubblica Popolare Cinese, che forse ricorda ancora della presa di posizione dell’artista quando si è trattato di stipulare un accordo commerciale con Pechino che – all’epoca – suscitò una forte protesta di piazza.