Sin dall’annuncio della sua lavorazione, Gran Turismo Sport ha da subito calamitato le attenzioni di tutti i piloti digitali in possesso di una PS4: come da tradizione Sony, non poteva ovviamente mancare d’approdare anche sull’attuale generazione di console Playstation un capitolo ad hoc del simulatore corsistico per eccellenza, quello sviluppato dai ragazzi di Poliphony Digital, che per l’edizione in questione non si sono di certo risparmiati, spremendo al massimo le potenzialità offerte dall’hardware nipponico, e rispettando tutte quelle che erano i canoni classici della tradizione del brand.
Il primo sentore di una rinnovata attenzione a tutte quelle che sono le velleità grafiche di Gran Turismo Sport arriva sin dalle prime battute della demo che è stato possibile assaporare nell’intervallo di tempo tra il 9 e il 12 ottobre: le opzioni predisposte dai Poliphony Digital permettevano infatti di settare le specifiche del gioco a seconda della tipologia del proprio televisore, sperimentando la potenza dell’HDR oppure accontentandosi, volenti o nolenti, del “semplice” Full HD. Ognuno poteva quindi settare, sulla falsariga di quanto avviene per i titoli PC, le proprie preferenze che, in questo caso, hanno l’unico limite dei pannelli di cui si dispone a casa propria.
Non è ovviamente solo facciata quella che Gran Turismo Sport sciorina nei primi minuti, e la prova arriva nel momento stesso in cui si sale nelle vetture digitali, pronti a divorare chilometri e chilometri di asfalto: i modelli poligonali delle vetture risultano finemente curati, e i giochi di luci e ombre, unitamente ai riflessi sulle carrozzerie lucenti, restituiscono un feedback visivo altamente evocativo, che gratificherà le pupille di amatori e professionisti grazie a un lavoro certosino da parte del team di sviluppo, che non ha di certo lasciato nulla al caso.
Sotto il profilo della giocabilità, adeguatamente convincente la fisica dei veicoli (la nostra prova è avvenuta con volante Logitech G29 con cambio manuale sequenziale, ndr), che si comportano in maniera verosimile alle diverse sollecitazioni del manto stradale: diversificata, come giusto che fosse, anche la risposta ai controlli, con le vetture più performanti che necessitano ovviamente di una maggiore attenzione per non rischiare di perdere le “briglie” dei cavalli motore che scalpitano indomiti. Una piccola pecca da segnalare è a nostro avviso l’errata percezione del senso di velocità, che in non poche occasioni ha portato la vettura fuori pista in curva, complice la giustissima forza centrifuga che spinge verso l’esterno: riuscire a capire la reale andatura della propria auto è alquanto difficile facendo affidamento esclusivamente sulla visuale, e una sbirciatina di tanto in tanto al tachimetro posto in basso, o visionabile nei cruscotti qualora a essere selezionata fosse la visuale interna all’abitacolo.
Quello che sorprende (purtroppo) in negativo non è tanto la quantità (indiscutibile) di contenuti presenti in Gran Turismo Sport, quanto invece la loro amalgama. Il peso della demo scaricata – 40 GB circa – lascia intendere che sostanzialmente saranno queste le feature incluse nel titolo completo, in uscita di qui a pochissimi giorni, e quanto visto finora consente di certo di esultare di gioia: immancabili come sempre ci sono le ovvie “patenti” (sebbene in questa versione non siano rinominate in tal modo, bensì “Accademia di Guida”, ndr) utili tanto ai neofiti quanto ai più smaliziati per prendere (o riprendere) confidenza con la fisica alla guida e con i comandi, cui si affiancano le “Missioni”, che consentiranno di confrontarsi in pista con avversari controllati dalla CPU in determinati frangenti ben specifici, con obbiettivi e penalità ben evidenti. In ultimo, ci si poteva finalmente lanciare in pista, per sfide serrate all’ultima staccata con nel mirino un’unica cosa: la vittoria. A fare da collante all’esperienza ludica offerta da Gran Turismo Sport c’erano esclusivamente determinati indicatori in alto a destra nell’hub di gioco, che riportano la valuta virtuale nel portafogli digitale – utile ad acquistare nuove auto dalle numerose concessionarie presenti nel titolo – il numero di chilometri macinati – che consente di accedere a ricompense giornaliere – e il livello del proprio alter ego digitale, che maturerà a seconda degli obbiettivi portati a casa nel corso della propria carriera: un po’ poco per chi cerca un’esperienza ludica di guida a tutto tondo, che non consenta di vivere a trecentossessanta gradi il motorsport.
Sostanzialmente quindi cosa ci si trova davanti nel momento in cui si inserisce la chiave nell’accensione di Gran Turismo Sport? Un ottimo titolo, senza ombra di dubbio, che brilla più sul lato tecnico che sotto il profilo del gameplay duro e puro: qui si sente senza ombra di dubbio uno “scopo” alle proprie peregrinazioni tra le svariate piste presenti nel gioco, senza che una carriera motivi il passaggio tra una competizione e l’altra, un fattore che rischia di scoraggiare tutti coloro che in un racing game, per quanto simulativo possa essere, cercano ben più della mera esperienza di guida.
L’appuntamento con Gran Turismo Sport è per il prossimo 18 ottobre in esclusiva su PS4.