Fino all’imbrunire dei Negramaro ha fatto il suo debutto in rotazione radiofonica e negli store digitali, oltre che sulle piattaforme streaming, alla mezzanotte del 6 ottobre, aprendo ufficialmente la strada all’arrivo del nuovo album di inediti della band salentina, il settimo in carriera, che uscirà il 17 novembre.
Quello che colpisce di questa ballata elettro-rock è il ritorno prepotente all’elettronica, con un crescendo di sintetizzatori che si fa strada sin dall’incipit, e un testo che è più una composizione letteraria che una canzone vera e propria nel suo senso più classico. Stilisticamente è quasi un ritorno alle origini dei Negramaro, ma con una maturità evidente che traspare dal suono quanto dal testo.
Il brano è l’invocazione della speranza di ritrovare un mondo scomparso, di recuperare una capacità di sentire in modo empatico e di guardare con occhi fiduciosi al futuro nonostante la consapevolezza dei tanti “tagli sopra al cuore”, delle ferite, dei fallimenti e delle delusioni. Sembra quasi di leggere qui un passo in avanti rispetto al dolore respirato nei tanti brani de La Rivoluzione Sta Arrivando, un album in cui l’idea della morte e della perdita (quella del papà di Sangiorgi, che ha ispirato parte del progetto) si insinuava costantemente tra i versi dei testi. Ora è il tempo della speranza di recuperare bellezza, fiducia e voglia di ricostruire quel che è andato perduto.
Il senso del brano, oltre che nella voce di una bambina che racconta quel che prima o poi “tornerà” a darci speranza (la nipote di Giuliano, Maria Sole Sangiorgi, cui è dedicato il brano Sole dei Negramaro), è reso in forma metaforica dal videoclip ufficiale, diretto da Tiziano Russo, che Giuliano Sangiorgi ha presentato in anteprima al TG1.
Ecco video e testo di Fino all’imbrunire dei Negramaro.
Torneranno i vecchi tempi
con le loro camicie fiammanti
sfideranno le correnti
fino a perdere il nome dei giorni
spesi male per contare
solo quelli finiti bene
per non avere da pensare
a nient’altro se non al mare
troveranno tutte le genti
che non hanno voluto parlare
scenderanno giù dai monti
ed allora staremo a sentire
quelle storie da cortile
che facevano annoiare
ma che adesso sono aria
buona pure da mangiare
tornerai anche tu tra gli altri
e mi sentirò impazzire
tornerai ti avrò davanti
spero solo di non svenire
mentre torni non voltarti
che non voglio più sparire
nel ricordo dei miei giorni
resta fino all’imbruniretorneranno gli innocenti
tutti pieni di compassione
e gli errori dei potenti
fatti senza esitazione
senza lividi sui volti
con un taglio sopra al cuore
prendi un ago e siamo pronti
siamo pronti a ricucire
tornerai tu in mezzo agli altri
e sarà come impazzire
tornerai e ti avrò davanti
spero solo di non svenire
mentre torni non voltarti che non voglio più sparire
nel ricordo dei miei giorni resta fino all’imbruniretornerai tu in mezzo agli altri
e sarà come morire
tornerai e ti avrò davanti
spero solo di non svenire
mentre torni non voltarti
è sarà come svenire
nel ricordo dei miei giorni
resta fino all’imbrunire(torneranno anche gli uccelli, ti diranno come volare, per raggiungere orizzonti
al di la del mare)stringimi come sei
non c’è più nientetornerai tu in mezzo agli altri
e sarà come impazzire
tornerai e ti avrò davanti
spero solo di non svenire
mentre torni non voltarti
che non voglio più sparire
nel ricordo dei miei giorni resta fino all’imbrunire
resta fino all’imbrunire
niente resta fino all’imbrunire(torneranno anche gli uccelli)