Sta iniziando a fare il giro di WhatsApp il messaggio incentrato sulla presunta ‘Emergenza DDL Genger‘, in merito all’introduzione nelle scuole di un’ora di Educazione Sentimentale. Premettendo che la voce non affonda le sue radici in fatti completamente infondati, occorre dare qualche precisazione in più, onde evitare la diffusione di informazioni scorrette.
Partiamo dal testo integrale del messaggio che sta prendendo piede in queste ore su WhatsApp:
“<< ?E M E R G E N Z A?
Il Parlamento ha ricominciato a discutere il DDL GENDER per introdurre UN’ORA SETTIMANALE OBBLIGATORIA DI cosiddetta “EDUCAZIONE SENTIMENTALE” nelle scuole italiane.
Un’ora in cui esponenti di associazioni LGBT (LESBICHE, GAY,BISESSUALI,TRANSESSUALI) o femministe ENTRERANNO NELLE SCUOLE A INSEGNARE IL GENDER OSSIA CHE L’IDENTITÁ SESSUALE È FLUIDA cioè insegneranno ai nostri bambini e giovani che possono avere il sesso che vogliono.
Negli scorsi mesi CENTINAIA DI BAMBINI dagli 8 ai 16 anni sono stati portati dalle loro scuole A TEATRO, a vedere uno spettacolo chiamato Fa’afafine: la storia di un bambino che si sveglia maschio e femmina a giorni alterni e si innamora di un compagno del suo stesso sesso ma non sa cosa vuole essere. CitizenGO ha raccolto 100.000 firme indirizzate al Ministero dell’Istruzione, che ha preso le distanze da questo spettacolo, che però intanto ha creato gravi dubbi in centinaia di bambini.
ORA DOBBIAMO NUOVAMENTE AGIRE SENZA ESITAZIONE PER EVITARE LA ROVINA DEI NOSTRI FIGLI SOSTENENDO IL BUS DELLA LIBERTÁ PERCHÈ POSSA CIRCOLARE PER L’ITALIA ,DIFENDERE LA VERITÁ e ribadire con forza il DIRITTO DI PRIORITÁ EDUCATIVA DEI GENITORI SUI LORO FIGLI.
ATTENZIONE un’ ora obbligatoria in tutte le scuole significa che
CHI SI RIFIUTA DI FAR PARTECIPARE I PROPRI FIGLI ALLE LEZIONI GENDER RISCHIA SERIAMENTE LA GALERA. Se perderemo la battaglia sulla libertà educativa, se il Ddl Gender sarà approvato, andremo in galera pur di preservare l’innocenza dei nostri figli, come è giá avvenuto in Europa. NON VOGLIAMO CHE QUESTO ACCADA IN ITALIA!!!OPPONIAMOCI SOSTENENDO IL BUS DELLA LIBERTÁ
?FIRMA SUBITO LA PETIZIONE!
http://citizengo.org/it/pc/91711-basta-confondere-i-giovani?tc=wp&tcid=40149921 >>
Tante parole, che possono anche confondere i lettori, e che necessino di chiarimenti mirati affinché la comunicazione possa essere ben intesa. Innanzitutto, chiariamo il concetto di DDL Gender, il cui nome reale è ‘DDL Fedeli’, promuove l’introduzione dell’educazione di genere nel sistema d’istruzione nazionale, così come negli istituti universatari, ma col solo scopo di eliminare pregiudizi, discriminazioni e stereotipi, nel pieno rispetto del prossimo, al di là delle possibili diversità.
Nella parte del qui presente messaggio WhatsApp incentrato sulla volontà da parte del DDL Gender dell’inclusione di un’ora di Educazione Sentimentale nelle scuole, nel secondo passaggio si fa riferimento allo spettacolo teatrale ‘Fa’afafine’, basato sulla storia dell’autore Giuliano Scarpinato che racconta le vicende di un bambino, che nasce maschio e poi femmina a giorni alterni, e si innamorata di un fanciullo del suo stesso sesso. A riguardo va precisato che la partecipazione all’evento non era obbligatoria, e che lo spettacolo voleva semplicemente rappresentare, con tenerezza, il dramma che molti ragazzi vivono.
La terza parte del messaggio WhatsApp analizzato in questo articolo fa riferimento alla minaccia di reclusione che graverebbe sulla testa dei genitori che rifiutano di far prendere parte ai propri figlio alle lezioni di gender, agganciandosi probabilmente a quanto successe nel 2013 in Germania ad alcune famiglie, obbligate a versare un’ammenda di 40 euro per l’assenteismo dei loro figli alle ore destinate all’educazione sessuale (secondo gli stessi parametri su cui si basa il disegno di legge DDL Fedeli).
I genitori non pagarono la multa per una questione di principio, e vennero arrestati per mancata osservazione dei provvedimenti disciplinari. Non una cosa che riguarda noi italiani, in quanto gli adulti risultano perseguibili penalmente solo in caso di abbandono delle scuole elementari (sebbene si consideri ‘scuola d’obbligo’ il periodo intercorso fino al secondo anno delle superiori).
La si chiama informazione contro gli stereotipi mi sembra che si voglia invece torna prendere ai tempi del fascismo quando nella scuola si indottrinavano i bambini al pensiero fascista
E poi stereotipi ? perché la famiglia padre madre e figli sarebbe uno stereotipo ? L’anttopologia dell’uomo dove la mettiamo ? Vergogna siete al servizio delle lobby gay
Citare la fonte dell’articolo ripreso punto per punto no, eh?