Buone notizie per i possessori dei Nexus 5X e 6P sul fronte aggiornamento: come descritto nelle tabelle relative agli update mirati sulla sicurezza (quelli diffusi mensilmente, per intenderci), il supporto per gli ultimi due rappresentanti della fortunata serie cesserà esattamente a novembre 2018, prolungando, di fatto, di due mesi la validità ipotetica del percorso ufficiale che sarebbe dovuto toccare loro.
La policy di Big G parlava chiaro: due anni di supporto relativamente alle versioni OS, tre per quanto concerne le patch di sicurezza distribuite con cadenza mensile. Nexus 5X e 6P sono stati entrambi presentati a settembre 2015: calcoli alla mano, la fine del loro iter di aggiornamento ufficiale tarato sulla sicurezza sarebbe dovuto finire a settembre 2018, non a novembre dello stesso anno.
Un paio di mensilità in più regalate: offre Google signore e signori. Al di là dell’ironia, la notizia non può far che piacere, soprattutto dato il grande successo fatto registrare da questi due prodotti, che purtroppo hanno segnato la fine di una gamma che ha folgorato i sostenitori del Vanilla Android.
Altri 60 giorni di insana follia, che terranno Nexus 5X e 6P lontani da possibili minacce, data l’integrazione delle patch di sicurezza più recenti (sappiamo quanto prezioso sia risultato in questi mesi il lavoro del pool di ingegneri al servizio di Big G, anche in riferimento ai dispositivi prodotti dagli altri OEM, non è più un mistero ormai).
Non ci resta che dare un ultimo consiglio ai possessori di Nexus 5X e 6P ‘all’ascolto’: godetevi, come se non ci fosse un domani, il vostro terminale, che non ha veramente poco da invidiare agli ultimi modelli sfornati (almeno per quanto riguarda le mansioni principali, quelle di comune utilizzo, senza andare troppo per il sottile), tanto più adesso, con questa proroga bimestrale gentilmente offerta da Google sul fronte sicurezza.
Il 5X ed il 6P sono i peggiori Nexus mai partoriti da Google, tra bootloop e problemi di spegnimenti improvvisi causa batterie scadenti.
Articolo eccezionalmente inutile, che tra l’altro dimostra l’incompetenza di chi lo ha scritto. Per scrivere su Android non basta leggere qua e là, scopiazzando senza approfondire, bisogna viverlo quel mondo, altrimenti quel che si scrive è soltanto aria fritta.