Mentre dopo il finale della terza stagione ci si interroga sulla presenza del suo personaggio in Narcos 4, Pedro Pascal ha commentato i fatti delle ultime settimane con una certa preoccupazione.
L’attore, che nella serie Netflix dedicata al narcotraffico interpreta il valoroso capo della DEA Javier Peña, si è detto molto preoccupato dopo il misterioso omicidio di un location manager, Carlos Muñoz Portal, il cui corpo crivellato di colpi è stato rinvenuto in una zona vicino a Hidalgo.
L’uomo è stato ucciso mentre valutava potenziali set per le riprese degli episodi di Narcos 4, ambientati in Messico e incentrati sulla vita di Amado Carrillo, boss del Cartel de Juárez. Un delitto inquietante, avvenuto in una zona ad alto tasso criminale, che ha aperto la discussione su un tema importante, quello della sicurezza dei lavoratori della produzione di Narcos.
Secondo Pascal, a queste condizioni, la serie Netflix non può andare avanti, a meno che non si trovi un modo per proteggere il cast e le troupe dai pericoli delle ritorsioni dei cartelli criminali locali.
L’attore, intercettato in aeroporto da TMZ, ha confermato che dopo l’omicidio in Messico tutti si sentono un bersaglio, quindi Netflix dovrà investire sul fronte della sicurezza se intenzionata a portare avanti questa produzione di grande successo, perché non si può lavorare mettendo in pericolo le vite di centinaia di persone.
È una tragedia. Non si può fare se non è sicuro. Stiamo parlando di vite umane (…) Se vogliono continuare, dovranno capire come farlo in modo sicuro.
Pascal è rimasto sul vago e non è chiaro se le sue parole possano far sperare nel ritorno del suo personaggio in Narcos 4 dopo il finale aperto della terza stagione o siano semplici considerazioni da parte di chi ha fatto parte del cast di Narcos da protagonista.
Ad alimentare le tensioni, nell’ultimo periodo, erano arrivate anche le dichiarazioni del fratello di Pablo Escobar, che aveva intimato a Netflix di non usare più il nome di famiglia senza autorizzazione. Alle sue minacce ha fatto seguito una denuncia con una richiesta di risarcimento di 1 miliardo di dollari: “Se non saremo pagati, chiuderemo il loro piccolo spettacolo” ha rilanciato Roberto De Jesus Escobar Gaviria.