Tra i momenti memorabili della prima puntata di Audizioni c’è stata certamente l’esibizione di Andrea Uboldi a X Factor 2017: il giovane rapper ha commosso tutti, con un brano inedito dal titolo Telemachia che racconta la sua drammatica storia familiare.
A spiegarne il senso è stato lo stesso Andrea, sedicenne dal viso pulito e dalla voce grintosa: il titolo è ispirato alla storia di Telemaco, personaggio dell’Odissea e figlio di Ulisse e Penelope, che passa la sua giovinezza vagando in mare in cerca del padre. Come Telemaco, Andrea è stato abbandonato dal padre, un uomo travolto dai suoi vizi e dalla sua incapacità di amare.
Con Telemachia, Andrea ha messo in musica un disagio profondo: il brano che ha scritto è una sorta di flusso di coscienza, con cui ha sfogato la frustrazione e la sofferenza generata da un rapporto padre-figlio a dir poco conflittuale.
“Giro per la mia terra come fosse Itaca” canta Andrea, che poi racconta una storia di abbandono e risentimento. Tra finte maschere e rocce sgretolate il rapper arriva a parlare direttamente a suo padre: “Volevi troppo, ora ti ritrovi nulla, ti ritrovi una bottiglia, un sigaro, una busta. Hai perso tutto quando hai perso gli affetti, non te ne accorgi ed ora è meglio se non li cerchi (…) la nostra storia è scritta qua, è un’epopea scritta in rima pa’“.
Sin dai primi versi del brano l’emozione della platea è parsa palpabile, ancor più quella dei giudici: Fedez, Mara Maionchi e Levante non hanno trattenuto le lacrime, ma anche Manuel Agnelli è parso molto toccato dalla capacità di questo adolescente di raccontare la propria storia in modo così efficace e toccante. Ovviamente per lui sono arrivati 4 sì: la giuria ha voluto all’unanimità che la sua avventura ad X Factor continuasse.
Le parole di Andrea spezzano il cuore. Impossibile non piangere! #XF11
Pubblicato da X Factor Italia su Giovedì 14 settembre 2017