Approcciare ad Agents of Mayhem può non essere facilissimo per tutti, colpa soprattutto della sua natura non chiarissima a tutti fin dall’inizio: la problematica principale è l’assenza del nome ufficiale della serie, quel Saints Row di cui il gioco Deep Silver sviluppato dai ragazzi di Volition è chiaramente un seguito, sebbene questa nuova iterazione della saga sposti tutta l’azione dalle caotiche strade dei predecessori, in cui si sprecavano le sparatorie nel più puro stile gangsta, agli svolazzamenti nell’aere a suon di combo ipertecnologiche di questo capitolo attuale. Se siete alla ricerca di un titolo serioso, siete dunque avvisati: Agents of Mayhem di certo potrebbe NON fare per voi.
Agenti… spaziali!
Messe dunque da parte le obbligatorie premesse iniziali, andiamo ad analizzare cosa effettivamente è questo oggetto misterioso di nome Agents of Mayhem. Narrativamente parlando, le vicissitudini del nuovo capitolo (sebbene sia meglio parlare di spin off, ndr) della serie prendono il via al termine dell’espansione Gat Out of Hell di Saints Row IV, e vede i giocatori impegnati a vestire i panni degli agenti dell’agenzia MAYHEM (Multinational Agency Hunting Evil Masterminds) che da il nome al titolo, il cui compito principale è di opporsi alle mire espansionistiche di LEGION (League of Evil Gentlemen Intent on Obliterating Nations): un plot palesemente pretestuoso, e che consente sostanzialmente di menare le mani (o per meglio dire, di far cantare le pistole) nel più puro stile ignorantissimo a là Saints Row. Per farlo i giocatori potranno contare su una squadra a dir poco variegata, che vanterà abilità peculiari per ogni suo singolo componente. Ma procediamo per gradi.
All’inizio dell’esperienza ludica di Agents of Mayhem, gli utenti potranno contare esclusivamente su tre diversi personaggi, ognuno caratterizzato da un proprio stile di combattimento e da un arsenale che si sposerà con quest’ultimo: la pirata spaziale Fortune, ad esempio si farà forza della propria agilità per schivare i proiettili nemici e al contempo elargirne a propria volta grazie alle due pistole con cui è equipaggiata; Hardtrack invece sgombererà il campo grazie alla potenza distruttiva del proprio shotgun, mentre Hollywood, come tradisce il nome stesso, stenderà tutti a colpi di fascino (e ovviamente piombo rovente). A questi si andranno poi ad aggiungere, nel corso dell’avventura di Agents of Mayhem, altri personaggi per un totale di dodici agenti, che garantiranno agli utenti il giusto ventaglio di scelta per personalizzare il trio da portare sul campo di battaglia, a seconda delle diverse esigenze. Ogni agente avrà infatti, oltre a un diverso arsenale, anche personalissime mosse speciali con cui stendere il più folto stuolo di nemici possibile al fine di facilitare la progressione in lungo e in largo per gli stage. L’alternanza dei vari personaggi durante le missioni sarà poi utile per consentire agli agenti feriti di tirare un attimo il fiato e rimpinguare l’eventuale deficit nella barra della salute, e sarà quindi importantissimo saper dosare al meglio le forse a propria disposizione per evitare di finire prematuramente gambe all’aria.
Il cartoon che non ti aspetti
L’ambientazione che fa da sfondo alle vicissitudini di MAYHEM e LEGION in Agents of Mayhem sarà la mappa di Seoul: una mappa ovviamente che non rispecchierà le reali fattezze della città sudcoreana ma che rappresenterà più che altro un hub da cui lasciar partire le proprie missioni. Poche saranno infatti le motivazioni che spingeranno i giocatori ad approfittare del free roaming presente nel titolo, con il focus che immancabilmente finirà sulle mansioni principali confezionate dagli sviluppatori. C’è ovviamente da dire che la riproduzione digitale tanto della città quanto dei diversi personaggi, finemente caratterizzati anche dal punto di vista squisitamente visivo, è alquanto buona, grazie anche e soprattutto a un cel shading che ben si sposa con l’atmosfera “frivola” e caciarona che da sempre ha caratterizzato la serie Saints Row, e che torna in tutto il suo splendore anche in Agents of Mayhem: in particolare spicca la riproduzione delle scene d’intermezzo, utili per espandere la lore del titolo, che nella fattispecie beneficiano della grafica cartoon-inspired che rende la narrazione godibile più o meno per tutti.
Sotto il profilo tecnico, certo, c’è da segnalare un calo di framerate nelle sequenze più caotiche e affollate (la nostra prova è stata su PS4 “liscia”, ndr), sebbene sia nulla che infici più di tanto l’esperienza ludica, che prosegue liscia dall’inizio alla fine.
Conclusioni
Sostanzialmente Agents of Mayhem è quindi una nuova esplorazione per la serie, che dirotta dalle strade ampiamente calpestate alle ambientazioni più pittoresche e Sci fi: un esperimento che potremmo definire senza ombra di dubbio riuscito, a patto di non pretendere un titolo che faccia del realismo estremo il proprio mantra.
Pro
- Gameplay magnetico
- Tecnicamente buono
- Caciarone come tutti i Saints Row…
Contro
- … e forse, proprio per questo, non adatto a tutti
- Qualche calo di framerate nelle sequenze più affollate
Voto Finale: 8/10