Non si fa altro che parlare della scommessa Free Mobile, che in Italia sappiamo utilizzerà un nome diverso per effetto della mossa preventiva operata da Vodafone, che sin dal dicembre 2016 ne ha depositato il marchio, impedendo ad Iliad di sfruttarlo per le sue scorribande nel nostro territorio.
In ogni caso, quel che diventerà il quarto operatore ha tutte le carte in regola per fare bene, e dare parecchio filo da torcere ai provider principali (TIM, Vodafone e WindTre).
Secondo quanto riportato da 4fan.it, è di questo avviso anche la banca svizzera UBS, che vede assolutamente di buon occhio l’ascesa di Free Mobile nei confini italiani. La domanda che si sta consolidando batte sempre sugli stessi tasti: crescita dell’offerta dei GB in mobilità e prezzi contenuti, proprio il trend che il gruppo Iliad intende cavalcare.
Il benestare di USB non è che l’ennesima previsione positiva guadagnata da Free Mobile nel corso di questi mesi. Iliad dovrebbe iniziare la propria invasione entro dicembre 2017 (la società non ne ha ancora dato conferma, ma tutto lascia intendere sarà così), raccogliendo le 5000 antenne d’esubero della fusione Wind e 3 Italia e sfruttando, per il resto, il roaming nazionale offerto dall’operatore unico (vige, in tal senso, un accordo quinquennale, opzionabile per il successivo quinquennio).
Dopo di che, Free Mobile proseguirà con l’implementazione della propria rete attraverso l’impianto di altre antenne (il gruppo Iliad è solita investire il doppio del capitale esborsato dai competitors quanto a nuove infrastrutture, come dimostrato dalla crescita esponenziale in patria del 4G proprietario).
Non possiamo ancora dirvi con certezza matematica se il debutto italiano di Free Mobile si confermerà esplosivo, in accordo con molte delle previsioni fin qui fatte: i presupposti sono buoni, ma la storia è ancora tutta da scrivere.
competitors in italiano è “concorrenti”. Non vergognatevi dell’italiano.