L’ex ragazzina prodigio sta per rivoluzionare la sua vita: l’attrice Nikki Reed incinta del suo primo figlio diventerà mamma a 29 anni, dopo due di matrimonio con il collega Ian Somerhalder che ha sposato meno di un anno dopo il loro primo incontro.
La vampira Rosalie Hale della serie Twilight è decisamente cresciuta: attrice, produttrice, imprenditrice con la vocazione per il sociale e futura mamma, la Reed riesce a fare più cose assieme e tutte benissimo.
In un’intervista con il magazine Fit Pregnancy Nikki Reed si è fatta ritrarre col pancione e ha parlato di quanto entusiasmante sia l’attesa del parto, ma soprattutto quante energie abbia in questo momento, visto che continua a lavorare, a fare sport e perfino a lanciare nuovi progetti.
La Reed, infatti, sta per aprire la sua azienda di moda a impatto ecosostenibile, con collezioni di abbigliamento e cosmetici naturali chiamata Bayou With Love: un’idea che le è venuta dopo aver visto il documentario True Cost, dedicato all’impatto che la produzione di abbigliamento a basso costo ha sull’ambiente e sui lavoratori che lo producono.
Essere incinta mi ha dato una nuova prospettiva. Per la prima volta nella mia vita ho abbandonato tutto ciò che non è esattamente quello che voglio fare. La gravidanza è il momento in cui si crea il proprio percorso facendo quello che vuoi, quando vuoi, come lo desideri. Sto costruendo e lanciando una società che è sempre stato il mio sogno. Onestamente non sono mai stata meglio.
La coppia di attori ha scoperto di essere in attesa di un bebé lo scorso inverno, ma l’ha annunciato pubblicamente solo a maggio: la Reed ha raccontato così il momento in cui ha comunicato al marito la bella notizia.
Ho fatto il test di gravidanza prima dell’alba. Non avevo i miei occhiali o le lenti a contatto e non riesco a vedere senza. Mi sforzavo di guardare, pensando: “Ci sono altre linee?” Ho gridato a Ian: “Alzati!”. Lui ha fatto una corsa in bagno, ha letto il test ed eravamo così felici. Guardammo che il sole si avvicinava, pensando: “Lo faremo, avremo un bambino”.
I due, tradizionalmente molto riservati, hanno mantenuto uno stretto riserbo sulla notizia per i primi mesi.
Abbiamo aspettato mesi prima di raccontarlo anche ad amici e familiari. Inizialmente non sapevamo quanto tempo l’avremmo mantenuto privato. Poi abbiamo cominciato a considerarla una cosa molto bella, il fatto di avere un segreto condiviso l’un con l’altro. L’inconveniente era che avevo momenti in cui desideravo di poter fare le cose che fanno altre mamme in stato di gravidanza. Ma abbiamo iniziato questo viaggio senza doverlo condividere con chiunque altro, e questo lo ha reso speciale.
La coppia ha anche deciso di isolarsi dal mondo esterno almeno per i primi 30 giorni di vita del bebè: i due hanno progettato di spegnere perfino i telefoni per godersi in pieno il neonato.
Vivremo il primo mese del bambino da soli. Dopo il parto, faremo un mese di silenzio. Solo noi tre, nessun visitatore, spegneremo anche i nostri telefoni, quindi non prevediamo di comunicare. Altrimenti, ogni cinque minuti sarebbe un continuo: “Come ti senti? Possiamo avere una foto?” Nei primi 30 giorni vogliamo essere pienamente presenti.