Credevate che il marchio Free Mobile in Italia potesse essere appannaggio di Iliad? Niente affatto, la sorpresa è assai curiosa. Come già accennato tempo fa da Xavier Niel, il gruppo francese varcherà i nostri confini con tutt’altro brand, suo malgrado. Questo perché su Free Mobile (o per meglio dire, su ‘Free’) si è lanciato un altro gestore, quello che noi tutti conosciamo come Vodafone.
Come riportato da 4fan.it, l’operatore rosso, sin da dicembre 2016 (a pochi mesi dalla divulgazione dei primi rumors che ci allertavano sull’entrata in scena nel territorio tricolore del quarto provider), ha provveduto a registrare sotto il proprio nome svariati brand presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Oltretutto, Vodafone sembra aver depositato legalmente anche tante altre declinazioni del marchio Free, tra cui Free Giga, Free Week e Free Day, per utilizzi che solo in un secondo momento riusciremo bene a comprendere.
Il progetto VEI prenderà corpo proprio a partire da questo passaggio? Crediamo di sì, altrimenti non si spiegherebbe la mossa a sorpresa di Vodafone, che ha meravigliato tutti, per primo Free Mobile (per comodità continueremo a chiamarlo così, anche se ormai sappiamo bene che il nome del quarto gestore di telefonia italiana non sarà questo).
Come risponderanno i francesi al colpo? Xavier Niel ha promesso ai suoi futuri consumatori il massimo dell’economicità e della trasparenza sulle tariffe (le rimodulazioni non tartasseranno l’operatore francese, su questo potrete stare tranquilli). Adottare anche in Italia il nome di Free Mobile avrebbe senz’altro fatto comodo (fosse anche solo per il bacino di affezionati già legati al brand), ma non tutto è perduto.
Iliad dovrà faticare di più, eppure qualcosa ci dice che niente e nessuno potrà ostacolare efficacemente la sua ascesa nel nostro mercato (se non eventuali limitazioni di gestione della rete, che speriamo non si verifichino). Siete d’accordo anche voi? Fatecelo sapere :)
Ma sulla base di cosa state affermando che non farà rimodulazioni o che cambiate le vostee innumerevoli linee? Non é possibile fare queste promesse per ovvie e semplici ragioni, le rimodulazioni vengon fatte su quello che é il cambiamento del mercato della telefonia, nel bene e nel male, ossia al rialzo o al ribasso, é assurdo credere che un azienda non guardi i propri interessi prima ancora di quelli dei suoi clienti se non altro devono coincidere ma il cliente arriverà sempre dopo pena la chiusura di qualunque azienda. Volete trasparenza? Fate le ricaricabili su conto corrente e sicuramente di sorprese non ce ne sono costo fisso e fanno quello che pagate semplicemente perché il resto non esiste visto che non hanno credito. Inutile star qui a sperare che arrivi un’azienda francese a cambiare le cose e a far quello che vuole… C’è già stato un francese che ci ha provato a far il bello, il brutto e il.cattivo tempo e sappiamo tutti come é finita. Io cerco di esser più logico e pratico e dal canto mio spero che chi oggi é diventato colosso della telefonia in Italia faccia valere il suo potere di leader con:
– asset societari validi, che diano certezze ai clienti.
– Un rinforzamento e potenziamento delle reti visto la perdita delle antenne proprio a favore di Illiad e le difficoltà di uno o dell’altro marchio (3 e wind) nelle diverse zone dello stivale.
Mentre per la strada della trasparenza sembra che con i canvass a partire da Marzo in poi ci siamo con i vari blocchi dei servizi a pagamento direttamente sulla linea all’attivazione, piuttosto che le tariffe mese solare e non 28 giorni o ancora la scomparsa dei blocchi settimanali.
Sicuramente i nomi dei marchi sono “vecchi” e ci sarà da lavorare per l’immagine riparando ai vari problemi del passato ma certamente non è illiad a farmi pensare che il meglio della telefonia mobile in Italia arriverà con la.sua venuta. Per come si presenta rivedo il film di bip mobile botti iniziali per un grande tonfo finale. L’Italia non é la Francia e la sola conformitá del.territorio cambia completamente costi di gestione e il numero di antenne necessarie per la copertura.
In italia questo non accadrà mai gia sono d’accordo altrimenti lo avrebbero ostacolato in tutti i modi non ci sperate tanto visto come mai in italia non operano banche straniere che da loro danno servizi gratuiti e garantiti.meditate meditate gente.
A me non interessa che si chiami Free o altro ma che arrivi il prima possibile così porterò le mie numerose numerazioni da un operatore finalmente serio.
ma chi se ne frega del nome commerciale? L’importante è che mantenga le promesse fatte, ovvero trasparenza e zero rimodulazioni ai danni dei consumatori!