È un giorno un po’ triste, questo, per il Lettore Disperato. Con la settima stagione di Game of Thrones ci aveva messo una pietra sopra, aveva più o meno accettato che la serie ha superato i libri, che certe cose non torneranno mai al loro posto e che chi non ha trovato posto nella serie è dannato per sempre – Arianne e Aegon, parlo con voi. Eppure, eppure il secondo episodio è riuscito a riaprire alcune dolorose ferite, che il cuoricino del Lettore Disperato aveva cercato di sanare in ogni modo. Ma andiamo con ordine.
Era una notte buia e tempestosa [cit.] quando Daenerys venne alla luce, e in effetti a Dragonstone sono tutti riuniti davanti al Monopoly per parlare proprio di questo lieto evento. A Daenerys però parte l’embolo e per motivi ignoti inizia a insultare padre, fratello e soprattutto il povero Varys, contro il quale parte un immotivato e infinito dissing.
Quel ti brucio vivo e quel sorrisino me li sogno stanotte.
Ma poi tutti fanno la pace, Daenerys prende la camomilla e si calma. Si calma perché è arrivata Melisandre, che dal finale della sesta stagione a oggi deve essersi presa qualche Tapiro d’oro come nuova Wanna Marchi, visto che questa è la terza persona che abbindola con la faccenda del Principe Promesso.
Daenerys non solo ci crede, ma si fida di Melisandre e decide di ordinare venti camion di tè dimagrante efficace in soli dieci giorni contattare Jon Snow, chiedendogli gentilmente se sia disposto a incontrarla a Roccia del Drago.
Tra parentesi, perché tutti sanno delle malefatte di Cersei e nessuno sa che il povero Jon è diventato Re del Nord?
A Grande Inverno è quindi appena arrivata una missiva, con una velocità che nemmeno le spedizioni express di DHL:
Davos si è immedesimato troppo in Dora l’esploratrice,
ma su una cosa sono tutti d’accordo: Daenerys, i suoi draghi, i suoi Immacolati e i suoi Dothraki sono troppo pericolosi perché Jon li incontri. Ed eccola, l’anima del sedicenne ribelle che ordina a Jon di fare esattamente il contrario di quello che gli viene consigliato. “Non è una fase Sansa, questo è quello che sono davvero“.
Cersei intanto ha riunito tutti i lord del circondario per avvertirli su quanto sia brutta e cattiva Daenerys. “Io ho ucciso mezzo cast di Game of Thrones usando l’Altofuoco che Aerys aveva lasciato sotto la città, ma lei è cattivissima perché crocifigge gli schiavisti e li fa mangiare dai draghi“. Inspiegabilmente tutti sono d’accordo con lei, ma l’unico scettico è quel simpaticone del padre di Sam, che ha bisogno che il-Jaime-lobotomizzato-della-serie vada a convincerlo personalmente a tradire Olenna perché ha portato i Dothraki a Westeros.
Tra l’altro, apro una minuscola parentesi. Ve li immaginate i Dothraki tutti a Roccia del Drago, ognuno nella sua stanzetta del castello? Questa immagine mi fa riderissimo. Ma vabbè, non era questo il punto.
In ogni caso, siamo tornati nella piccola bottega degli orrori: la Cosa, Lumacorno e Sam sono riuniti per parlare di quanto sia terminale la schifomalattia di Jorah. Sam non può dire nulla senza venire rimesso al suo posto dall’Arcimaestro, ma quando sente che il malato fa Mormont di cognome il suo cervellino comincia a macchinare. Questi raccomandati a Westeros…
Intanto scopriamo che sotto Approdo del Re c’è una bellissima cripta per le feste di Halloween, con gli scheletri dei draghi dove Robert Baratheon portava le meretrici. Non so quale immagine mi faccia più ribrezzo. Ma comunque, lo scienziato pazzo Qyburn ne ha creata un’altra delle sue: una balestra ammazzadraghi.
“Abbassi la leva, sua Maestà”
Martina, devi piantarla di citare le Follie dell’Imperatore in continuazione. Sei malata.
Per la rubrica “I preziosi consigli di Asha Yara Greyjoy”, oggi abbiamo una massima di rara saggezza: “Se vuoi il Trono di Spade, prendilo“. Grazie, che idea grandiosa. Il consiglio ristretto più improbabile del mondo si ritrova per escogitare un piano ineccepibile: i Greyjoy faranno da taxi marittimo ai dorniani, facendo un giro dell’oca mai visto per arrivare ad Approdo del Re con un esercito di soli Westerosi, niente stranieri perché altrimenti Cersei-Salvini lo scrive su Facebook e ottiene consensi per la Lega Sud.
Insomma, cinque minuti di ottime strategie militari da parte del buon Tyrion, che forse lì dentro è l’unico che ci capisce qualcosa, tutto rovinato dalla boccaccia di Olenna Tyrell, che si improvvisa mental coach e con una voce che manco uno slogan pubblicitario suggerisce saggiamente a Daenerys di “essere un drago”.
Il Lettore Disperato è passato sopra a molte cose nella sua carriera, più di quante avrebbe mai immaginato. Ma no, Missandei e Verme Grigio non è disposto ad accettarli: ho capito che la quota nudità della serie era calata un po’ ultimamente, ma questi due non si possono vedere insieme. Povero Lettore Disperato. Cinque minuti della sua vita sprecati ad assistere quella che è la love story più sfortunata del pianeta che al confronto quello di Romeo e Giulietta sembra un lieto fine. A costo di risultare pedante, tutto questo non sarebbe successo se fosse andata come nei romanzi… non dite che non ve l’ho detto.
Mentre il Lettore Disperato si chiede in che modo la storia della Casata Lannister possa essere utile a qualcuno, Sam continua a ricevere due di picche dall’Arcimaestro, mentre Jorah scrive Le mie prigioni e tanto per cambiare le indirizza alla Khaleesi. Ma Sam non ha intenzione di restare a guardare, proprio come chiunque abbia visto questo episodio nelle scene delle croste tolte a Jorah: grazie a quel montaggio con quello schifo di cibo, credo che non mangerò mai più in tutta la mia esistenza.
Non è questo il momento di pensare a Jorah e alle sue pustole, perché è tornato il nostro re: Frittella, al quale va un premio per essere stoicamente riuscito a sopportare il regale modo di pranzare della signorina Stark. Dopo qualche consiglio su come preparare i suoi prossimi pasticci ripieni di crema di crema alla Frey, Frittella sgancia la bomba: Jon Snow è il Re del Nord, i Bolton sono morti.
Ripropongo: “Tra parentesi, perché tutti sanno delle malefatte di Cersei e nessuno sa che il povero Jon è diventato Re del Nord?
Il Lettore Disperato non crederà mai al fatto che Arya non si sia come prima cosa informata della situazione di Grande Inverno una volta tornata a Westeros. Mai.
Con la scusa di “Sam mi ha detto che c’è il Vetro di Drago“, Jon annuncia ai suoi amici che andrà a incontrare personalmente Daenerys e il resto della cumpa a Roccia del Drago. Dopo aver ricordato uno degli aneddoti di famiglia più divertenti, cioè quella volta che nostro nonno è stato arrostito da Aerys ad Approdo del Re, Sansa esprime tutto il suo disappunto seguita a ruota da quei due rosiconi di Glover e Lyanna. Quando però Jon promette alla sorella di diventare Regina del Nord in sua assenza, guarda caso, quella si calma. Con tanto di sorrisino viscido di Ditocorto, roba da sentirsi violati.
In effetti Ditocorto ha proprio un bel coraggio ad andare a piangere Ned nella cripta, su questo il Lettore Disperato e gli spettatori della serie possono andare d’accordo. Ecco perché le mani di Jon intorno al collo del Viscido è come se fossero le nostre, anche se forse avremmo stretto solo un po’ di più. Un pochino di più.
Jon e Davos partono a cavallo per Roccia del Drago e, state certi, col Tardis di Game of Thrones arriveranno già nella prossima puntata.
Per uno che va, uno che viene: Arya è nel bosco diretta a Grande Inverno quando incontra un branco di lupi, capeggiati nientemeno che da lei, Nymeria. Che bello il loro incontro, al Lettore Disperato quasi scende una lacrimuccia anche se lo show ha brutalmente eliminato tutte le parti in cui le menti di Arya e della Metalupa si connettono nei loro sogni. “Vieni con me“, dice Arya a Nymeria, “No scusa, la CGI costa” dice l’altra, ciao ciao. Breve ma intenso.
Già vedendo le navi dei Greyjoy in quel mare in tempesta il Lettore Disperato doveva presagire male. Già sentendo le parole “Theon” e “proteggere” insieme doveva capire che non stava per succedere nulla di buono. Già il limone tra Asha Yara e Ellaria ma-chi-ti-conosce Sand non prometteva nulla di buono: e infatti eccolo lì, il diavoletto sulla spalla di Jack Sparrow, l’Euron Greyjoy di Neanderthal della serie tv è arrivato a guastare la crociera a tutti quanti.
Le Serpi delle Sabbie muoiono male, e fin qui va bene, ma l’orrore del Lettore Disperato è quando realizza che il regalo promesso da Euron a Cersei non era quello che sperava, il maledettissimo corno di Drago, ma piuttosto Ellaria e prole, con pure la poveraccia di Yara Greyjoy, che comincia a rimpiangere quella volta nei romanzi in cui era prigioniera di Stannis Baratheon.
Gli ultimi cinque minuti di episodio il Lettore Disperato li guarda con continui flashback del libro, roba che si sente un veterano del Vietnam con la sindrome da stress post-traumatico. Gli viene in mente il corno, Arianne Martell, gli viene in mente persino Victarion Greyjoy, mentre pensa a cosa avrebbe potuto essere e a cosa invece si trova di fronte. Tra l’altro, com’è che Euron sapeva a colpo sicuro dove andare a beccare l’allegra brigata dei suoi nipotini? Ma vabbè, non aggiungiamo carne al fuoco di questo momento luttuoso.
L’apice lo raggiungiamo quando Davy Jones dei povery invita il buon Theon a salvare la cara sorellina e lui, per tutta risposta, si getta da una nave, disposto a tutto pur di evitare lo scempio che i suoi occhi gli stanno mostrando contro la sua volontà. Un po’ la metafora dell’esistenza del Lettore Disperato, insomma.
troppo simpatica la “versione in prosa” di ogni puntata!!!! Grande MARTINA!!!!
Ormai seguo questa spazzatura di serie solo per farci 2 risate sopra. Grazie dell’aiuto ;)
Ciao Marti!!
Che dire, è stata una puntata decisamente movimentata. Forse, ahimè, pure troppo.
Ho notato, infatti, una sorta di “corsa” per dire cose che, in altre occasioni, avrebbero richiesto tempi assai più lunghi. Per Martin, almeno un libro, per intenderci.
Daenerys che, subito dopo lo sbarco, riceve Melisandre, che gli dice di convocare Snow, che subito riceve il corvo, e subito parte. Bum. Chiaro che i tempi televisivi non sono e non devono essere quelli dei libri…però l’ho trovato un po’ spiazzante, ecco.
Non mi è chiaro, ma non lo era nemmeno nei libri, quale ruolo Martin voglia dare a Dorne e più in generale ai Martell. E’ la casata certamente più “esotica”, quella del sud, della sabbia, del caldo. La morte di Oberyn per carità, ci stava: è stata un elemento cardine della storia, ci stava sacrificarlo. Ma non mi è chiaro perché, in un banale trasferimento marittimo, debbano uscire di scena tutte o quasi tutte le Serpi, dalle quali mi sarei aspettato un ruolo decisamente più importante. Dorne mi sembra sempre quel “luogo” talmente remoto che nemmeno Martin ha saputo costruirci una storyline profonda.
E la battaglia navale finale, resa molto bene per carità, mi è sembrata molto un colpo di spugna.
La puntata ha poi spinto molto sulla non-invincibilità di Daenerys e dei suoi draghi: le sue navi affondate da Euron con troppa semplicità, e Qyburn che costruisce la balestra (wow addirittura!) che è in grado di trafiggere i draghi…
Non so, non vorrei che proprio perché hanno deciso di “tagliare corto” con la serie, tutto ciò che Martin aveva in mente di raccontare, venga raccontato troppo in fretta. Sarebbe un peccato.
@Lupo: Concordo. Seriamente avrebbe voluto che piazzassero così, dal nulla, il corno di Drago? Ma che c’azzecca?! Sono quattro stagioni che è stato reso chiaro come serie TV e libri siano due cose diverse. Basta, basta, BASTA PIAGNUCOLARE. Oltretutto l’articolo non fa nemmeno ridere, mi sembra un gran “Recensioni del Dottor Manhattan wannabe”
Le tue recensioni sono intelligenti, divertenti e confortanti. Da lettrice della saga eh. ;)
Bravissimo!!! :)
Oltretutto il corno di JORAMUN è quello che farebbe crollare la barriera, che se ne dovrebbe fare Cersei?
Intendevo ovviamente Evocatore di Draghi, il Corno di Drago di Euron. Si è trattato di una svista, ho già corretto :)
Non penso di aver mai letto un articolo più stupido e inutile di questo. Oltre ad essere arrogante all’inverosimile, è proprio poco interessante.
Da lettore della saga eh.
Io di arrogante ho letto solo il tuo commento. Questa è una rubrica satirica di analisi dello show con una chiave di lettura di un amante della saga cartacea. Si marca la mano perchè deve far ridere e tra l’altro siamo in molti a condividere ciò che viene scritto qui.