La laurea honoris causa di Dodi Battaglia dei Pooh è un nuovo riconoscimento per 50 anni di carriera e successi. La proclamazione del neo-dottore è avvenuta presso il conservatorio Egidio R. Duni di Matera, con il titolo in Chitarra elettrica del Dipartimento di nuovi linguaggi e nuove tecnologie. Raggiunto da TgCom24, Battaglia ha confermato la conclusione del progetto Pooh anche se ha voluto lasciare uno spiraglio aperto, seppur molto piccolo.
Una gratificazione personale, la laurea honoris causa di Dodi Battaglia, ricevuta nel contesto straordinario di un Conservatorio che dai tempi di Bach non prevedeva nel regolamento il conferimento del titolo a un personaggio popolare. Con un ringraziamento a Piero Romano – Direttore del Conservatorio Statale di Matera – Dodi Battaglia ha ribadito che la musica non ha confini.
Avviato alla musica dall’età di 5 anni, Dodi Battaglia ha suonato la fisarmonica fino all’età di 14 anni per poi rimanere folgorato dal fascino della chitarra tanto da imbracciarla e non lasciarla più. Poco meno di un centinaio i pezzi della sua collezione, circa 50 quelli a cui tiene in modo particolare tra cui una acquistata negli anni ’60 e che ancora gli fa “vibrare il cuore”.
Nella sua lunga carriera compositiva, con i Pooh e non solo, Dodi Battaglia ha trovato in Parsifal la prima vera valvola di sfogo per esprimere il suo talento dal punto di vista strumentale, anche se la canzone del cuore rimane Ci penserò domani, di cui è autore anche della musica: “Lo amo perché è un raro esempio in cui il testo si sposa bene con la musica. Mi fa venire la pelle d’oca ancora oggi”.
L’avventura dei Pooh è finita il 30 dicembre scorso tra le mura dell’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, ma uno spiraglio rimane aperto: “Se venisse una persona con un assegno che finisse non con “mila” ma con “oni”, da destinare in beneficenze, io direi di sì. Se c’è dal fare del bene, io ci sto”.
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