Recensione OnePlus 5, vero top di gamma ad un prezzo ancora accessibile

OnePlus 5 se la gioca alla pari con gli altri più blasonati flagship? Scopritelo con la recensione di OptiMagazine


INTERAZIONI: 77

Eccoci qui finalmente pronti a condividere con voi la nostra recensione OnePlus 5, l’ultimissimo top di gamma dell’ormai noto brand OnePlus.

Che dirvi, appena aperto il pacco, la sensazione di massima serietà dell’azienda è stata netta: il sample destinato alla stampa ci è stato consegnato in uno zaino dalle finiture di lusso, caratterizzato da materiali pregiati e scomparti interni molto ben organizzati.

Curiosando un po’ nella borsa ci siamo subito imbattuti in un cofanetto nero in cartone, che ospitava sulla sinistra il packaging ufficiale (quello classico, di colore bianco) del OnePlus 5 ed una lunga serie di cover (quattro di numero, miste tra vero legno e carbonio), tutte molto belle e leggere.

La confezione di vendita vera e propria include il OnePlus 5 (versione Midnight Black 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna), il cavo USB Type-C, la spilletta per l’estrazione del carrello SIM, l’alimentatore Darsh Charge (5V 4A) ed un sottile manuale per l’avvio rapido.

HARDWARE

Dimensioni e peso: 154 x 74.1 x 7.25 mm, 153 gr.;
Display: AMOLED da 5.5 pollici con risoluzione Full HD (1920 x 1080, 401ppi), Gorilla Glass 5, DCI-P3;
SoC: Qualcomm Snapdragon 835 (Octa-Core 2.45 GHz 10nm), Adreno 540;
RAM: 6GB/8GB (LPDDR4X);
Memoria interna: 64GB/128GB UFS 2.1 (non espandibili);
Fotocamera: doppia camera posteriore (IMX398 di 16 MP con apertura F/1.7, EIS e risoluzione di 16 MP AF come sensore principale, corredato da un obiettivo tele IMX 350, con apertura F/2.6 e risoluzione di 20 MP; la fotocamera anteriore si compone di un unico sensore Sony IMX371 da 16 MP FF, con EIS ed apertura F/2.0);
Batteria: 3300 mAh non removibile, con tecnologia Dash Charge;
Connettività: Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 5, USB 2.0 Type-C, NFC, aGPS, GLONASS, Galileo, supporto DualSIM (due nano SIM);
OS: OxygenOS 4.5 con base Android 7.1.1 Nougat;
Sensori: accelerometro, giroscopio, prossimità, bussola, sensore di luce ambientale, lettore di impronte digitali.

DESIGN E MATERIALI – 7.5

Un disegno pulito, fine, per alcuni anonimo: il frontale poco si distingue dalla precedente ammiraglia degnamente rappresentata dal OnePlus 3T. Il nuovo OnePlus 5 si differenzia, però, per il profilo sottile e la parte posteriore, che in alcuni elementi è sembrata ricordare l’iPhone 7 Plus (a noi non ha dato questa impressione). Il dispositivo è realizzato tutto in alluminio anodizzato, solcato dalla ‘Horizon Line‘, una linea ideale che fa da demarcazione tra la cover posteriore ed il resto del corpo unibody.

Il telefono non scappa certamente di mano (non risulta essere per niente scivoloso), ma nemmeno appare di facilissima impugnatura (specie per una mano piccola come la mia). In basso trovano collocazione l’altoparlante (mono), l’ingresso per gli auricolari da 3.5 mm, il microfono principale e la porta USB Type-C. Sul versante laterale sinistro il bilanciere del volume, ed, un po’ più alto, il tasto zigrignato adibito allo switch tra le varie modalità di utilizzo (toni alti, non disturbare e silenzioso), mentre a destra il tasto di accensione ed il carrello per l’alloggio delle due nano SIM.

Il sensore per le impronte è racchiuso nel tasto centrale, in ceramica, sempre molto preciso, per non dire fulmineo. I softkey laterali fungono tramite feed a vibrazione, ed appaiono leggermente retroilluminati (possono anche essere sostituiti dai tasti classici sullo schermo). Allo stesso modo, c’è possibilità di personalizzare il LED di notifica RGB. Sul retro, tra flash e doppia fotocamera (purtroppo non a filo di scocca) è presente il secondo microfono, cui se ne aggiunge anche un terzo, adibito all’isolamento dei rumori. OnePlus 5 è splash proof (resiste, quindi, agli schizzi), ma non gode a riguardo di alcuna certificazione (il produttore declina ogni responsabilità).

DISPLAY E VISUALIZZAZIONE – 6.5

Non cambia troppo rispetto alla componente dell’anno scorso: parliamo sempre di un AMOLED da 5.5 pollici con risoluzione FullHD, cui è stata aggiunta la fascia di colori in DCI-P3, che va ad affiancare la classia sRGB. La riproduzione cromatica si mantiene naturale, così come le immagini visualizzate, molto dettagliate. Altrettanto buona la luminosità, anche in rapporto all’esposizione della luce solare. Nulla da dire sugli angoli di visione, abbastanza ampi.

Abbiamo trovato particolarmente utile la nuova modalità di lettura di OnePlus 5, che, in accoppiata con alcune applicazioni, si comporterà alla stregua di un lettore e-book, impostando una visualizzazione bicolore (nero su bianco) per agevolare la lettura. Mancano le curvature laterali o la risoluzione QHD, cose di cui molti di voi faranno volentieri a meno a fronte di un’usabilità più equilibrata ed intelligente.

PRESTAZIONI – 9

Un concentrato di forza bruta allo stato puro, raramente ci siamo imbattuti in dispositivi così potenti. L’apparato hardware è il vero cavallo di battaglia di questo OnePlus 5, mai vittima di un tentennamento, e sempre molto preciso, reattivo ed efficiente: sì, efficiente davvero. Lo Snapdragon 835 va che è una meraviglia, gestendo al meglio il calore, ed evitando di surriscaldare tutto l’impianto. Nessun compromesso, il meglio del meglio per OnePlus 5: noi abbiamo avuto la fortuna di testare il modello con 8 GB di RAM e 128 GB di storage, ma siamo sicuri la versione base (6 GB di RAM e 64 GB di memoria) non sia da meno. Date un’occhiata ai risultati del benchmark AnTuTu e poi ci direte.

AUDIO E ALTOPARLANTE – 7.5

Nonostante si parli di speaker mono, il volume ci è apparso molto potente, tanto da riuscire a fruire di una riproduzione multimediale dei contenuti in streaming in maniera ineccepibile. Proprio per questo, anche la qualità del vivavoce si è presentata ben sopra la sufficienza. Nessun appunto particolare sull’audio della capsula auricolare, che molto bene si comporta, esattamente come accade per la riproduzione in cuffia. Se cercate un difetto, non lo troverete di certo a questo giro, state sereni.

BATTERIA – 8

L’unità inglobata in OnePlus 5 è di 3300 mAh, 100 in meno rispetto al suo predecessore. La cosa non ha rappresentato un problema, visto che, a differenza di quanto qualcuno potesse aspettarsi, l’ultimo arrivato riesce addirittura a fare meglio di OnePlus 3T (lo stacco non è considerevole, ma comunque degno di nota), soprattutto per il lavoro di ottimizzazione svolto dal processore Snapdragon 835, meno avido di risorse.

Utilizzando il device anche in modo intenso, non faticherete ad arrivare a fine giornata con circa il 20 % di carica residua e 5 ore di schermo all’attivo (così non fosse, avrete dalla vostra l’alimentatore Dash Charge, che ricaricherà il vostro esemplare in men che non si dica, senza per questom nel frattempo, inficiare sulla sua resa).

RICEZIONE e QUALITÁ DELLE CHIAMATE – 7.5

Nemmeno in questo caso si ravvisano problemi di sorta con l’esemplare che ci è stato inviato per il test. Tutte le bande, del resto, sono al proprio posto, come concretizzatosi poi nel corso della nostra prova. Nessuna perdita di segnale, niente di niente (fluidissima la trasmissione dati, anche nelle zone d’ombra che generalmente bazzichiamo). Il lavoro combinato dei 3 microfoni è perfetto, non c’è che dire. Tutto bene per quanto concerne Wi-Fi, Bluetooth e GPS, sempre funzionanti. Peccato per l’assenza della radio FM, che ad alcuni immaginiamo avrebbe fatto molto comodo.

FOTOCAMERA – 8

Finalmente ci siamo: come promesso, il comparto fotografico di OnePlus 5 pareggia (quasi) i conti con i big del settore. Da sempre tallone d’Achille degli smartphone OnePlus, il gap risulta per la maggior parte colmato grazie all’integrazione dell’ottima doppia fotocamera. L’utilizzo simultaneo dei due sensori (il luminosissimo IMX398 da 16 MP con apertura F/1.7 ed il teleobiettivo IMX350 con apertura F/2.6) regala altrettante nuove funzionalità: lo zoom ottico 1.6x, che arriva a 2.0x grazie al coinvolgimento di un algoritmo digitale, e l’effetto bokeh, che, attraverso i dati raccolti da entrambe le camere, riesce a sfocare lo sfondo ed a mettere facilmente il soggetto in primo piano, scontornando quasi la sagoma dal resto affinché risulti ben in evidenza.

Davvero molto belle le foto realizzate da questo comparto: colori brillanti, dettagli altamente definiti e stabilizzazione digitale veloce e precisa, nonostante l’assenza del supporto ottico. Al calar del sole la resa fotografica subisce gli ovvi contraccolpi, reggendo comunque bene la pressione esercitata dai rumori di fondo, comunque inevitabili in condizioni di scarsa illuminazione.

Di grande impatto anche la modalità manuale, che lascia ampio margine di manovra a chi si voglia dilettare: modalità RAW per modifiche post-scatto, così come i settaggi fai da te di ISO, bilanciamento dei bianchi, velocità di otturazione, esposizione e quant’altro. Niente male il lavoro svolto dall’HDR, ed anche i risultati ottenuti attraverso il flash dual LED (potete naturalmente verificare il tutto nei sample fotografici a seguire).

SOFTWARE – 7.5

Snello, scattante, ben ottimizzato: questo il software che equipaggia OnePlus 5, arricchito con alcune funzionalità che lo rendono ancor più pratico e dinamico. Tempo un paio di giorni e resterete affascinati anche voi dalla OxygenOS 4.5 (basata su Android 7.1.1 Nougat), in pratica una versione stock lievemente personalizzata del Vanilla Android di Google.

Vi abbiamo già parlato sopra della modalità lettura, cui si affiancano tante nuove gesture a schermo spento e la modalità ‘Non Disturbare’ durante l’attività videoludica (non verrete interrotti per nessun motivo, né da notifiche, né tanto meno da chiamate). Facendo uno swipe verso sinistra dalla schermata principale avrete accesso immediato allo ‘Shelf‘, una sorta di contenitore virtuale dei widget preferiti, consutabili tutti in un colpo solo. Altrettanto apprezzabile la ‘Secure Box‘, per occultare i file importanti e tenerli solo per sé.

PREZZO E DETTAGLI DI VENDITA – 8

Il salto di qualità c’è stato, sotto ogni possibile aspetto: da qui, facile giustificare anche la crescita del prezzo. Il modello base (colore ‘Slate Grey‘) con 6 GB di RAM e 64 GB di memoria interna, costa 499 euro, mentre la fascia premium (colore ‘Midnight Black‘) con 8 GB di RAM e 128 GB di storage (importante ricordare che non è prevista l’espandibilità) 559 euro. Avremmo chiaramente preferito pagarlo meno, ma questo ritocchino, in fondo, ci sta (del resto, la qualità stessa del prodotto ha contribuito ad alzare l’asticella).

CONCLUSIONI

OnePlus 5 è un dispositivo ormai maturo, che ha ben poco da invidiare agli altri top di gamma (alcuni avrebbero addirittura da imparare, ma questo è un discorso che affronteremo in altre sedi). La fluidità del dispositivo non teme rivali, come del resto le performance fatte registrare, veramente magistrali. Il passo in avanti fatto con la fotocamera è evidente. Siamo rimasti piacevolmente colpiti anche dal software, che ben sposa l’architettura hardware di primo livello. Nel complesso, un telefono che sentiremo di consigliare anche al cliente più esigente.

PRO
– Design e materiali
– Potenza
– OS
– Batteria
– Fotocamera

CONTRO
– Impermeabilità non certificata
– Mancanza OIS e radio FM
– Memoria non espandibile

VOTO FINALE – 8