Entro questo venerdì 30 giugno, il modulo di esenzione del canone RAI dovrà essere inviato per usufruire del diritto di non pagare la tassa governativa in mancanza di apparecchi televisivi a casa. Come procedere in tempo per non sborsare ingiustamente la somma nella seconda parte del 2017?
Da chiarire subito, in effetti, che la dichiarazione sostitutiva da compilare entro questo venerdì, esonera dal solo pagamento delle rate del secondo semestre 2017 (luglio-dicembre 2017). Per l’anno 2018, meglio anticiparlo, andrà compilato un nuovo modello entro fine dicembre e così via dicendo, visto che la richiesta dovrà essere ripetuta ciclicamente, fino a quando la condizione di non detenzione di un apparecchio televisivo continuerà a persistere. Ecco il modulo corretto da utilizzare in ogni caso.
Doverosi in questa fase, gli ultimi chiarimenti relativi all’esenzione. La questione ancora non chiara per tutti è la seguente: pur non avendo una TV in casa e neanche una radio (che pure rientra nello stesso calderone degli apparecchi di trasmissione) e possedendo invece un PC di qualsiasi tipo,uno smartphone o un tablet, bisogna in ogni caso corrispondere il tributo? In generale la risposta è no, anche se ci sono delle dovute eccezioni che vanno pure precisate.
Sei i computer, fissi o portatili, i tablet e tutti gli smartphone sfruttano solo la connessione internet per accedere ai contenuti multimediali, allora il canone RAI non va in nessun modo pagato. Nel caso gli stessi o altri apparecchi, dispongano invece di sintonizzatore (che ha il compito di prelevare il segnale di antenna e riprodurlo), allora si che l’imposta dovrebbe essere pagata.
Oltre al modulo di esenzione del canone RAI, era pur necessario chiarire (ancora una volta) questo aspetto che pure desta dubbi e perplessità. Un esempio pratico su tutti: proprio facendo riferimento ai contenuti RAI; l’utilizzo della funzione RaiPlay e relativa applicazione iOS e Androi, non comporta il pagamento della tassa, almeno fino a questo momento. Per il futuro si vedrà.