Cos’è il CETA, cosa vuol dire davvero che la volpe è stata nominata custode del pollaio? Cosa accadrà davvero in Senato oggi 22 giugno? Se ti è capitato di ricevere su WhatsApp un lungo e contorto messaggio che mette insieme operazioni fraudolente di multinazionali, obbligatorietà dei vaccini e microchip per i nostri bambini, la costrizione di massa all’utilizzo di determinati dispositivi elettronici e videogiochi e non da ultimo, pure di alimenti non italiani ma esteri, allora sei approdato sul messaggio bufala pensato pure per Facebook ed altri social davvero unico nel suo genere.
Il CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement ossia Accordo economico e commerciale globale) è reale e di fatto è un trattato di libero scambio tra Canada e Unione europea. Di certo si tratta di un accordo in via di definizione da anni e molto dibattuto tra le parti economiche ma che approderà proprio oggi nel nostro Parlmanto per la sua approvazione. Il clima di scontro tra partiti in merito alla questione ed in particolare la mobilitazione del Movimento 5 Stelle contrario alla realizzazione dell’accordo, hanno creato terreno fertile per i bufalari che hanno condiviso su WhatsApp un messaggio pieno zeppo di luoghi comuni legati alle classiche paure dell’italiano medio, così da far leva sulla preoccupazione di ognuno per spingere poi la diffusione massima del messaggio.
Politicamente parlando, certo, si può essere d’accordo o meno con il CETA che prevede, tra le altre cose, l’eliminazione di gran parte delle tariffe doganali tra Unione europea e Canada, la possibilità per le imprese europee e canadesi di partecipare alle rispettive gare di appalto pubbliche ma pure, per alcuni esponenti politici, un rischio reale per la nostra economia nell’era della globalizzazione. Eppure la catena WhatsApp di Sant’Antonio è un coacervo incredibile di falsità. Tema caldissimo in questo periodo quello delle vaccinazione e nella nota social si collega l’accordo economico, appunto, con l’obbligatorietà per i bambini di effettuare non 12 ma 24 o 36 vaccinazioni. Addirittura la fantasiosa nota fa spazio anche ad un microchip (da impiantare?) su ignari fanciulli. Ma non finisce qui, visto che gli autori dell’avviso vanno ben oltre e fanno riferimento alla confusione di sessi e razze di cui potrebbe essere artefice qualche fantomatica multinazionale.
Come al solito, la nuova catena WhatsApp sfrutta un argomento caldissimo declinato in maniera errata sulle paure di tutti e questo contribuisce fortemente alla sua viralità. Ancora una volta, come in molti altri casi, sottolineo la necessità di non condividere a priori queste note e non considerare l’app di messaggistica come una fonte di informazione certificata. A tale scopo, ci sono giornali cartacei e siti d’informazione, nonché pure i documenti ufficiale dell’accordo come in questo caso. Per concludere, ecco il messaggio in circolazione su WhatsApp. Chi lo ha ricevuto in queste ore?
COS’È IL CETA? È LA VOLPE CHE VIENE NOMINATA CUSTODE DEL POLLAIO! Se cioè la rete, la gente, in due giorni, non riesce a fermare il senato, giovedì prossimo 22.6.17, i senatori approvano il CETA e diventiamo tutti, per legge, schiavi delle multinazionali. — Perché è tremendo il CETA? Perché è un mostruoso, fraudolento accordo con il Canada, che: -uno, diventa subito planetario mediante il trucco di spostare in Canada le sedi legali di tutte le multinazionali; -due, è pieno come al solito di una miriade di contorte, imperscrutabili ‘belle’ parole (1.600 pagine) usabili come si vuole; -tre, è fintamente solo commerciale, perché lascia invece al più totale ed incontrollabile arbitrio della cupola massonico/bancario/deviata ogni singolo aspetto morale, giuridico, economico, sentimentale, fiscale, religioso, sessuale, razziale, culturale, sanitario, bancario ecc, della vita dell’intera umanità. Multinazionali che, con il CETA, se avranno in ipotesi interesse ad imporre, non alcune utili vaccinazioni, bensì, non 12, ma 24 o 36 vaccini ai nostri figli e nipoti; o di applicargli il microchip; o di confonderne i sessi e le razze; o di indurti all’uso di certi programmi, giochi, dispositivi, anziché altri; o di sostituire i nostri meravigliosi prodotti agricoli ed ittici con altri chimicamente creati, insaporiti e colorati; o di far consegnare gli stipendi ed i corrispettivi direttamente a loro perché decidano loro se dartene o no qualche briciola detratte le sempre più folli tasse o non darti niente e farti suicidare eccetera; ebbene, non avranno più bisogno, per farlo, di alcuna Lorenzin, Gentiloni, Napolitano o Renzusconi, ma potranno farlo da sé, da lontano. E, se l’Italia si ribellerà, la faranno condannare inappellabilmente dai loro tribunali internazionali speciali che, proprio come quelli italiani ed europei, sono già da ora al loro servizio. Che fare? Non so! Scendiamo tutti in piazza e mettiamo ad urlare, mettiamo le lenzuola alle finestre, ma soprattutto adoperiamoci in tutti i modi per rendere note queste cose attraverso la rete, perché, se un numero sufficiente di italiani le capisce, nei prossimi due giorni li battiamo. Il sapere infatti modifica i rapporti di forza ed innesca in confronto. Il confronto poi è in sé rivoluzionario, e nel confronto ogni forma di prevaricazione si dissolve.