La corona di Ariana Grande usata per la promozione dell’album Dangerous Woman finisce all’asta, ma non per beneficenza, come si potrebbe immaginare dopo le tante iniziative di solidarietà promosse dalla cantante in seguito alla strage di Manchester, in cui hanno perso la vita 22 persone al termine di un suo concerto per un attacco kamikaze.
A promuovere l’asta è la Nate D. Sanders Auctions di Los Angeles, che parte da un’offerta base di 5000 dollari: la corona era stata appositamente progettata per Ariana Grande da Mary Collins di Vauje Jewelry, designer nota per la creazione di corone per le celebrità, visto che ne ha realizzate anche per Jason Derulo, per la figlia di Beyoncé Blue Ivy, per le figlie di Obama e perfino il cane di Paris Hilton.
A quanto pare però la messa all’asta non ha nulla a che fare con iniziative solidali. Un portavoce della Nate D. Sanders Auctions, casa d’aste specializzata in specializzata in libri rari, pezzi d’arte, oggetti autografati e memorabilia di Hollywood, ha detto che l’oggetto è stato consegnato alla casa d’aste prima dell’attacco di Manchester e che il ricavato non sarà devoluto in beneficenza.
Dunque l’asta non ha nulla a che fare con l’attacco del Manchester, visto che il diadema era già stato valutato per andare all’asta prima di quel tragico episodio: chi se lo aggiudicherà, lo riceverà insieme ad un certificato di autenticità e delle foto di Ariana Grande che lo indossa. Mary Collins ha detto di aver venduto la corona l’anno scorso ad Ariana Grande per appena 675 dollari: “Non avevo idea che avrebbero tentato di venderla. Non stavo certo cercando di arricchirmi. Hanno cercato di metterla all’asta per 10.000 dollari. Ma immagino che non sia stata venduta così il prezzo è sceso a 6.000 o 5.000“.
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La popstar di Dangerous Woman, che ha appena concluso la tournée europea proprio con le due date italiane di Roma e Torino, aveva indossato il diadema in ottone in un servizio fotografico per la promozione del suo ultimo album, facendosi ritrarre in bianco e nero in foto segnaletiche in cui indicava uno ad uno i titoli del disco.