Nonostante tutti gli sforzi messi in campo dagli organizzatori e dai rivenditori dei biglietti per Vasco Modena Park, anche il grande evento celebrativo dei 40 anni di carriera del rocker è finito nel mirino dei bagarini online: quando mancano meno di due settimane alla maratona del 1° luglio al parco Enzo Ferrari si sono moltiplicati in rete annunci di vendita di biglietti a prezzi maggiorati anche del 1200%.
All’Adnkronos lo staff del rocker di Zocca ha specificato di aver agito con le migliori intenzioni, impiegando gli strumenti possibili per evitare il riproporsi dell’odioso fenomeno, che ovviamente non può essere completamente debellato.
Noi abbiamo fatto il possibile e non abbiamo mai detto che avremmo fatto fuori il bagarinaggio: è chiaro che il bagarinaggio online non può morire, ma con il biglietto trasparente e la rintracciabilità, facciamo quello che possiamo e cioè introdurre un nuovo modo di vendere. Rompiamo il monopolio; aver rotto questo monopolio è già tantissimo.
Lo staff del Blasco si riferisce alla rottura tra Vasco Rossi e i colossi Live Nation e TicketOne, avvenuta in seguito al servizio de Le Iene e alle successive inchieste della magistratura milanese sulla questione dei biglietti acquistati in massa tramite appositi software e rimessi in circolazione sui siti del mercato secondario.
Vasco Rossi si è affidato a Giamaica Management per l’organizzazione e a Best Union, con il circuito Viva Ticket, per la commercializzazione dei biglietti, avvenuta in diverse tranche e con sistemi di tracciabilità dei biglietti che hanno richiesto una serie di dati a ciascun acquirente. Misure che non sono bastate ad evitare che una parte di quei 220mila ticket venduti negli ultimi mesi in tre tranche (un record mondiale per un artista solista) finissero sul mercato secondario a prezzi più che maggiorati. Dallo staff del Blasco precisano che, ovviamente, non c’è modo di controllare chi, una volta acquistati i biglietti, decide di rivenderli sfruttando le richieste del momento e provando a fare un affare.
Quello che noi garantiamo sono 220mila biglietti venduti bene e in fretta, finora non sono pervenute lamentele dai fan di Vasco che negli anni scorsi hanno sempre avuto qualcosa da ridire; questo vuol dire che non c’è più quella malattia che c’era prima. Noi non abbiamo guarito la malattia, ne abbiamo tolto i sintomi. Quello che si trova sui siti è solo una percentuale minima che esiste fintanto che esiste chi è disposto a pagare.
Il fenomeno dello scambio tra privati non è sanzionato dalla legge, che punisce invece con multe da 30mila a 180mila euro per ciascuna violazione la rivendita da parte di soggetti terzi rispetto alle biglietterie autorizzate, dopo l’approvazione di un emendamento presentato dal governo all’ultima legge di bilancio.