L’annuncio dell’arrivo sul mercato del nuovo album di Jay Z è un capolavoro di marketing: mentre i tabloid e i fan dei Carter sparsi per il mondo si chiedono se i nuovi eredi della coppia d’oro della musica mondiale siano davvero venuti alla luce e quando, ecco che quel mago del business di Jay Z spiazza tutti annunciando che sta per tornare con il nuovo disco di inediti a ben quattro anni dal precedente.
L’hype intorno alla coppia è salito alle stelle da quando Obama si è lasciato scappare un riferimento al sesso dei gemelli di Beyoncé e il padre Mathew Carter (con cui Queen Bey ha avuto un rapporto a dir poco difficile) ha pubblicamente augurato buon compleanno ai due pargoli su Instagram.
In realtà l’annuncio della coppia relativo al lieto evento non è ancora arrivato e proprio mentre i media aspettavano una conferma e qualche dettaglio sulla nascita, è arrivato invece l’annuncio relativo al nuovo album di Jay Z. Un tempismo da genio del marketing.
Le voci che il rapper avrebbe rilasciato il nuovo disco quest’anno si sono intensificate nelle ultime settimane, soprattutto quando il trailer di un presunto film dal titolo 4:44 ha debuttato durante una partita di basket attirando l’attenzione sul progetto discografico, che inizialmente si è pensato potesse riguardare Beyoncé ed essere in qualche modo legato alla nascita dei figli.
Invece 4:44 è il titolo del nuovo album di Jay Z, che non solo ha confermato i suoi piani di rilascio entro il 2017, ma ha anche annunciato la data della première, fissata il 30 giugno, e il titolo del primo singolo, Adnis.
Come ampiamente prevedibile, il disco non potrà essere ascoltato in streaming o acquistato in versione digitale sulle comuni piattaforme: Mr. Carter lo renderà disponibile in esclusiva per la società Sprint (per i clienti degli Stati Uniti) e su TIDAL (per gli utenti al di fuori degli Stati Uniti). Secondo Billboard, non è ancora chiaro per quanto tempo 4:44 resterà in esclusiva su TIDAL – la piattaforma streaming che Jay Z ha rilevato qualche anno fa nel tentativo, poco riuscito, di fare concorrenza ai colossi Spotify ed Apple Music – prima di poter essere scaricato ed ascoltato anche altrove.