Gigi D’Alessio condannato per rapina? A chiedere 3 anni di reclusione è stato il pm della Procura di Roma, che ha così stabilito che la pena per il presunto reato commesso dall’artista dovesse essere esemplare.
I fatti risalgono al 2007, ma il cantautore partenopeo si dichiara completamente innocente rispetto alle accuse mosse dal pubblico ministero che ne richiede la condanna.
L’artista sarebbe quindi accusato di rapina ai danni di due paparazzi che si aggiravano nei pressi della sua villa. Questa la versione dei fatti di Gigi D’Alessio, che spiega come siano realmente andate le cose.
“Non è mia abitudine litigare. Mi trovavo nella mia abitazione all’Olgiata e fui avvertito dai miei custodi, che mi riferirono di aver appena allontanato due paparazzi che si trovavano nei pressi di casa mia. A quel punto, si spostarono di fronte alla struttura, proprio dove si può scorgere bene la mia proprietà”.
Gigi D’Alessio ha reso le sue dichiarazioni il 9 marzo scorso, nelle quali ha specificato che non si è trattato di rapina.
“Non c’è stata nessuna rapina. Quando mi resi conto della loro insistenza, decisi di affrontarli uscendo di casa insieme al mio assistente. C’è stata anche una colluttazione. Chiesi loro che mi consegnassero le foto: è così che sono entrata in possesso delle apparecchiature che ho prontamente consegnato ai Carabinieri, che hanno regolarmente verbalizzato”.
L’udienza definitiva, per la quale sono stati chiesti 3 anni di carcere, è fissata per il 22 giugno prossimo. L’artista è quindi chiamato a rispondere della accuse mosse per un episodio avvenuto nel 2007 per il quale Gigi D’Alessio respinge ogni responsabilità. Ulteriori aggiornamenti saranno rilasciati nei prossimi giorni a seguito della sentenza di condanna o assoluzione dell’artista partenopeo, che si ritrova – ancora una volta – a dover rispondere dei suoi grattacapi con la giustizia, dopo le accuse di bancarotte mosse alla fine dell’estate scorsa e per le quali è stato sollevato un caso che ha richiesto anche un intervento diretto sulle pagine del Corriere della Sera.