Davvero una cocente delusione quella di molti fan in attesa dell’uscita dell’Asus ZenFone 4 oggi 29 maggio. Questa mattina si attendeva con ansia il keynote del produttore asiatico dal titolo #TheEdgeofBeyond e per quanto non chiarito ufficialmente si sperava davvero nella presentazione del nuovo top di gamma, come pure avvenuto nel 2016 per lo ZenFone 3. Purtroppo nulla di tutto questo è accaduto e sul destino della prossima ammiraglia c’è davvero una nebbia abbastanza fitta.
Cosa è stato presentato oggi all’importante fiera del settore tecnologico Computex 2017? Come visibile anche nel video dell’evento in chiusura articolo, il produttore ha puntato tutto su notebook “classici” e soprattutto su dispositivi 2 in 1 ed in particolare sul modello ZenBook Filp S UX370,il più sottile in assoluto al mondo visto lo spessore ridotto di soli 10.9 mm. Di certo un’esemplare di undubbia praticità e potenza il cui arrivo in Italia non è stato poi ufficializzato (anche se la sua distribuzione globale dovrebbe pure avvenire entro la fine dell’estate al prezzo di 1099 dollari).
Perché l’uscita dell’Asus ZenFone 4 è stata ritardata e non si è rispettata la tabella di marcia dell’Asus ZenFone 3 pure lanciato nel corso dello stesso evento l’anno scorso? Chiaro che la strategia del brand non sia stata ufficializzata ma forse dall’ammiraglia del 2016 possiamo carpire degli indizi utili per il futuro. In effetti, come tutti sanno, proprio lo ZenFone 3 per quanto presentato lo scorso maggio, è stato commercializzato in Italia come pure in altri paesi in autunno per alcuni modelli mentre per altri, ad esempio lo ZenFone 3 Ultra, si è dovuto attendere fino a dicembre. Lo stesso device di punta Deluxe è stato a lungo non disponibile, motivo in più per catalogare tutta la serie dell’anno passato come piuttosto giovane, almeno in merito alla sua commercializzazione. Possibile dunque che si sia scelto di attendere un po’ in più per il lancio al grande pubblico, così da poter garantire le relative vendite il più vicino possibili alla presentazione. La speranza è che nei prossimi giorni o settimane sia la stessa Asus ad intervenire sulla questione, fornendo (almeno in linea di massima) una tabella di marcia plausibile.