Bella come sempre e in ritardo per colpa del traffico deviato dall’ultima tappa del Giro d’Italia: così si è presentata Miriam Leone al Wired Next Fest 2017, dove è stata ospite nel pomeriggio di domenica 28 maggio, per raccontare con un sorriso ai suoi fan qualcosa di sé.
L’attrice è stata infatti protagonista di un panel dal titolo emblematico di “Malata di serie tv“: una descrizione che bene si adatta a Miriam Leone, che, oltre a recitare in produzioni di successo, è anche un’amante del bingewatching nonché divoratrice di serie tv, come lei stessa ha ammesso durante l’intervista.
“Ho avuto la fortuna della serialità d’autore” ha esordito la Leone, dopo una breve introduzione sulla sua posizione sul sessismo nel mondo della politica e del cinema: la “fortuna” sta nell’aver trovato quelli che lei ha definito “i due ruoli migliori della mia vita“, ossia la soubrette Veronica Castello in 1993 e l’ispettore Valeria Ferro in Non uccidere.
Veronica le piace perché è un personaggio così diverso da lei: una donna che vive tra lustrini e coreografie del Bagaglino, un “personaggio dark, romantico e struggente“, che annega le sue insicurezze nella cocaina. Dall’altra parte, invece, c’è Valeria, un “personaggio a cui sono grata, perché rompe gli stereotipi del personaggio femminile funzionale a quello maschile“: l’ispettore Ferro è una donna ancora diversa da Miriam e da Veronica, una che non cura l’aspetto fisico e che arriva a costringere i truccatori ad accentuare le occhiaie della sua interprete. Valeria, comunque, non piace solo a Miriam Leone: Non uccidere, la cui seconda stagione debutterà in Italia il prossimo 12 giugno, è stata di recente venduta in Francia e in Germania.
Miriam Leone, però, le serie non si limita a interpretarle: le guarda e le divora, una seguace del bingewatching come tanti (troppi di noi). Negli ultimi sette mesi, con le riprese di Non uccidere, nella vita di Miriam non c’è stato troppo spazio per la tv da guardare: l’ultima serie che ha visto è The Killing, iniziata e finita nel giro di una notte e mezzo a casa dei suoi genitori per Natale. La sua serie tv preferita è quasi insospettabile: si tratta de I Simpson, anche perché, come lei stessa ha spiegato, “A scuola mi sono sempre sentita come Lisa“.
Dalle serie tv si è infine passati al ruolo dell’attore, quel mestiere che Miriam svolge “non per me, ma per i fan”: l’attore è colui che è e non è, che diventa un personaggio di cui non prova le emozioni, che si fa riempire da un demone senza però perdere la propria identità.
Miriam Leone sarà protagonista della seconda stagione di Non uccidere, dal 12 giugno su Rai2.