Quello che ormai è stato definito l’Insinnagate potrebbe essere finito così, con un lungo messaggio di scuse da parte di Flavio Insinna che finalmente, poche ore fa, ha rotto il silenzio per chiedere scusa.
La diatriba continua così come la “pornografia televisiva” come lo stesso conduttore la rinomina nel suo messaggio. Striscia la notizia non molla e non arretra e anche se la questione di Flavio Insinna e le sue sfuriate non ha aumentato gli ascolti rilegando il tg satirico sempre in seconda posizione nell’access time, i video fioccano così come le accuse.
Il pubblico sembra ormai concorde nel dire che Striscia la notizia ci stia marciando su e che è facile infangare la gente estrapolando alcune frasi da un contesto e lo stesso Flavio Insinna sottolinea questa cosa nel suo lungo messaggio.
Il conduttore chiede scusa per quello che è successo anche se questi video lo fanno finalmente apparire una persona normale, senza più maschere, ma chiede scusa anche a nome di chi ha sbagliato quasi quanto lui ovvero quello che ha divulgato registrazioni fatte in studio, nei camerini, per le scale, sfoghi comuni a tutti ma finiti sotto in chiesta.
La questione è davvero spinosa ma il messaggio di Flavio Insinna rompe l’assordante silenzio che in questi giorni abbiamo visto su giornali e social in cui solo il direttore di Rai1 ha preso la parola per dirsi solidale con il conduttore. Ecco il suo messaggio:
“Mi spiace e chiedo scusa a tutti, senza se e senza inutili ma. Proprio a tutti, dalla prima all’ultima, dal primo all’ultimo. Le mie scuse sono rivolte anche a chi ha fornito immagini dal Teatro delle Vittorie e registrazioni audio prese dalle scale, fra i camerini e le nostre stanze. Sì, voglio davvero scusarmi anche con chi ha tradito la mia fiducia perché, purtroppo senza volerlo, li ho costretti a dare il peggio di loro stessi. Quasi quanto me. Mi spiace davvero. Sono sempre io, nel bene e nel male. Sul lavoro sono pignolo, ossessivo, incessante. E so distruggere in un istante tutto il bello che ho costruito fino a un attimo prima. Sono bravissimo a passare subito dalla parte del torto. Uno nessuno centomila. Grido, litigo, urlo, dico cose che non penso perché vorrei che tutto fosse sempre perfetto. Poi faccio battute in dialetto mischiate ai titoli dei film che amo. Odio i toni beceri ma poi sono un fenomeno a usarli. È successo tante volte (mi sono sempre scusato), potrebbe accadere ancora. Ma ci metto sempre la faccia. Sempre in prima fila. In primissima se c’è da prendere i fischi. Gli applausi e i premi (chi mi conosce lo sa) amo condividerli con i compagni di viaggio. Ho sempre difeso un programma che amo, ingiustamente infangato da anni, sempre e comunque. Sì, sono questo e sono quello. Se adesso vi aspettate una lista di mie buone azioni, mi spiace, resterete delusi. Se avrete voglia o curiosità, le troverete da voi. Un’altra cosa che mi fa infinitamente tristezza, quanto le mie scenate, è che tutta questa pornografia televisiva con filmatini e vendetta incorporata sia fatta per cercare qualche straccio di punto di ascolto in più. Adesso però siamo saliti, anzi scesi di livello. Gli insulti, l’odio, i filmati rubati dal buco della serratura sono soltanto contro di me. Odio allo stato puro. Chi crede di distruggermi, mi ha in realtà fatto un grande regalo: la libertà. La libertà di essere ai vostri e ai miei occhi semplicemente una persona. Ah, una cosa che non potete sapere, i miei amici sì, è che un minuto dopo la sfuriata sono il primo ad essere mortificato, il primo a tornare indietro per chiedere scusa :”Daje! Domani faremo tutti meglio. Io per primo. Grazie a tutti. Buonanotte”.
Mi spiace e chiedo scusa a tutti, senza se e senza inutili ma. Proprio a tutti, dalla prima all'ultima, dal primo all'…
Pubblicato da Flavio Insinna su Giovedì 25 maggio 2017