Se sei un possessore di un Samsung Galaxy S7 e S7 Edge e stai riscontrando da tempo problemi al tuo device dopo l’aggiornamento Nougat, ti sarà pure capitato di imbatterti in forum e discussioni social in cui spesso si parla di “flashare” un firmware non italiano, magari utilizzando il pacchetto software meno interessato da bug di sistema e qualsiasi tipo di errore. In merito alla procedura, tutto sommato neanche tanto complessa, ti sarai pure chiesto se sia lecita o meno e tanto più se invalida la garanzia. Ebbene, in merito alla spinosa questione , c’è una risposta ufficiale, appena fornita da un’operatrice Samsung sul forum di supporto italiano del produttore.
Risaputo a molti come testare un firmware ufficiale Samsung inglese, tedesco, francese e chi più ne ha più ne metta sia del tutto fattibile. La procedura non inaltera il contatore Knox e giustamente verrebbe da pensare che non intacchi il diritto alla piena assistenza gratuita in garanzia in caso di problemi. Fin qui, quanto testato da molti utenti sul loro device ma Samsung Italia, proprio in queste ore, ha affermato tutt’altro e so che quanto dichiarato solleverà non poche polemiche.
Le due uniche modalità ufficiali con le quali deve essere eseguito un aggiornamento sul proprio Samsung Galaxy 7 e S7 Edge e di qualsiasi altro device del produttore, sono quelle via OTA, con notifica diretta sul display dunque e tramite Smart Switch. Qualsiasi altro strumento software come Odin è messo al bando. Il fatto che il contatore Knox non sia modificato, sempre secondo quanto comunicato dall’assistenza sul forum ufficiale, non garantisce che il telefono “modificato” non venga più etichettato come tale. In sostanza, il parametro sarebbe solo uno degli indizi utili che potrebbero essere utilizzati dai tecnici per individuare i device interessati. Ecco il punto cruciale dell’intervento molto acceso:
Il contatore Knox non è una condizione dalla quale dipende la manomissione, ma uno strumento in grado di rilevarla, pertanto il fatto che non venga modificato non significa che si è operato secondo le condizioni di garanzia, ma solamente che il centro disporrà di uno strumento in meno per rilevarla.
L’assistenza via forum poi conferma che per verificare se su un Samsung Galaxy S7 e S7 Edge sia stato caricato e poi disinstallato un firmware non italiano ci sono diversi altri strumenti, non specificando tuttavia quali.
Decisamente solo uno spauracchio quello dell’ultima nota, giusto per non farsi arrivare in assistenza Samsung Galaxy S7 e S7 Edge danneggiati da interventi maldestri di persone gioco esperte dell’update manuale? Anche, ma la nuova presa di posizione del produttore appare tuttavia abbastanza dura.
..in realtà ciò che dice Samsung è vero… e l’ho personalmente verificato.
Infatti, se ad esempio di ha un firmware ITV e si usa Odin per flashare un qualsiasi firmware di qualsiasi Paese, ma anche un firmware ITV, si vedrà che collegando lo smartphone a Smart Switch, non comparirà più che si tratta di uno smartphone ITV.
Ripeto basta usare Odin anche per flashare un firmware ITV e lo smartphone risulterà modificato.
In conclusione, lo smartphone risulta alterato se si usa Odin e, ripeto, anche flashando il medesimo firmware originale del telefono.
L’alterazione viene registrata sempre e comunque. Lo smartphone non risulterà alterato solo se si aggiorna via OTA o via Smart Switch.
Quindi (i tecnici) Samsung hanno la possibilità di verificare tutti i passaggi di firmware che ha avuto lo smartphone e, se vogliono, o se in futuro vorranno … possono invalidare la garanzia.
Firmato
stambeccuccio