Nel corso degli anni i NetherRealm Studios si sono dimostrati capaci di compiere grandi cose: a partire dall’ottimo Mortal Kombat X, che ha segnato un netto stacco qualitativo nel lungo palmares di titoli del team di sviluppo grazie al passaggio generazionale, che ha portato lo storico franchise su PS4 e Xbox One, oltre che PC e dispositivi mobile. È la volta, ora, di Injustice 2, nuovo picchiaduro ispirato ai personaggi DC Comics, sequel dell’originale e apprezzato Injustice Gods Among Us del 2013 e disponibile dal 18 maggio scorso per PS4 e Xbox One.
Injustice 2 fa registrare una crescita ancora maggiore dei ragazzi di NetherRealm, in termini tecnici, realizzativi, narrativi e quantitativi. Dopo tanti match e botte da orbi tra super eroi e super cattivi targati DC Comics, siamo pronti a dirvi la nostra sul gioco.
Il Batman v Superman che volevamo
Pur avendo personalmente apprezzato il nuovo progetto cinematografico, che prevede la collaborazione tra Warner Bros. e DC Comics per portare su grande schermo i vari Ben Affleck, Henry Cavill, Gal Gadot e soci a vestire i panni della Justice League, sono arrivato ai titoli di coda della Modalità Storia di Injustice 2 desiderando ardentemente che i NetherRealm si diano al cinema.
Già dall’originale Injustice Gods Among Us, le premesse narrative del picchiaduro di NetherRealm Studios poggiano su basi solidissime, forti di una scrittura eccellente che riesce ad attingere in maniera ottimale dai fumetti DC Comics più rappresentativi, pescando personaggi e riferimenti e amalgamandoli in una trama coerente e piacevole. Il fatto che già il primo Injustice, e a sua volta anche Injustice 2, abbiano ispirato un fumetto cartaceo ne è probabilmente la prova più emblematica.
La storia di Inustice 2 ci riporta in quella Terra in cui Superman, impazzito in seguito alla morte di Lois per mano del Joker, ha instaurato un regime dittatoriale. Grazie alle gesta della Resistenza, capeggiata da Batman, l’ultimo figlio di Krypton è ora imprigionato e il mondo versa in una pace dal sapore fortemente aspro, visto che i precedenti conflitti hanno segnato e diviso la Justice League rompendo, di fatto, alleanze e amicizie.
Sarà di fronte a una vecchia minaccia kryptoniana, Brainiac, che gli eroi dovranno fare nuovamente fronte comune, pur senza sotterrare completamente l’ascia di guerra né dimenticare vecchi e aspri dissapori. La storia di Injustice 2 è raccontata con grande maestria cinematografica, con cutscene anche piuttosto lunghe ma che si lasciano guardare con una piacevolezza assoluta – merito anche dell’eccezionale realizzazione tecnica di modelli, volti, paesaggi e via dicendo.
Injustice 2 è il Batman v Superman che forse avremmo voluto vedere al cinema: un calderone pressoché perfetto, che in circa 12 capitoli riesce a sviscerare una storia che punta sul carisma di personaggi iconici e che non ha paura di osare nel dare spazio ad alcuni comprimari che, nel corso degli anni, hanno prepotentemente allargato il proprio peso editoriale: Supergirl e Harley Quinn, su tutti, hanno un peso piuttosto singolare nell’economia del racconto di Injustice 2.
Botte all’ultimo batarang
Terminata la Storia – che, tra l’altro, ha un buon tasso di rigiocabilità grazie ad alcune scelte che si è portati a compiere nell’arco dei 12 capitoli – Injustice 2 offre una gamma immensa di contenuti, che a nostro parere riusciranno a divertire i fan del picchiaduro nel lunghissimo termine.
La Modalità Multiverso offre un’esperienza ancora più ampliata delle Torri in Mortal Kombat X, proponendo un vasto parco di sfide arcade che si aggiornano continuamente e che, a seconda delle missioni disponibili, offriranno sfide e obiettivi sempre diversi per sbloccare oggetti e potenziamenti sempre diversi. Da non dimenticare le sempreverdi modalità online, che in Injustice 2 permetteranno anche la creazione di una Gilda per agglomerare interi gruppi di giocatori.
In occasione della nostra anteprima, che vi abbiamo proposto in seguito all’hands on dedicato all’evento di presentazione di Injustice 2 a Milano lo scorso 9 maggio, vi abbiamo parlato ampiamente del Gear System. Si tratta di un sistema di personalizzazione, per chi non lo sapesse, che permette di equipaggiare i personaggi del roster con costumi e corazze sempre diversi: ogni componente di abiti, armature e costumi è classificato in livelli e offre bonus diversi alle statistiche del combattente. In questo modo si potranno creare combinazioni sempre diverse per potenziare adeguatamente i propri eroi preferiti, oltre che personalizzarli esteticamente. Non esageriamo nel dire che, al netto di centinaia di pezzi d’equipaggiamento, le combinazioni possibili possono diventare davvero migliaia e, nella maggior parte dei casi, strizzano l’occhio ai costumi e alle colorazioni più familiari che i lettori hanno imparato a riconoscere nei fumetti – Superman Godfall e Red Son sono due esempi lampanti.
Dal punto di vista tecnico Injustice 2 si conferma un ottimo picchiaduro, capace di proporre un gameplay che si presta ad essere approcciato tanto dai neofiti quanto dai più esperti: non ci troviamo di fronte al tecnicismo esasperato di titoli che Street Fighter o The King of Fighters, lo stesso Mortal Kombat offre soluzioni molto più variegate: in Injustice 2, ad esempio, mancano le iconiche e sanguinose fatality, riducendo le Super Mosse alla semplice pressione di due tasti, ma il combat system proposto dai NetherRealm riuscirà anche a soddisfare i puristi del genere in cerca di un livello di sfida più alto. Injustice 2 si lascia giocare con una grande fluidità, che riesce a superare il gameplay estremamente legnoso del primo capitolo e a confermare il netto salto di qualità già assaporato con Mortal Kombat X.
L’altra arma in più del titolo è il comparto sonoro, diviso tra arrangiamenti musicali di alto livello e un buon doppiaggio – anche se alcuni esempi di recitazione non sono eccelsi e, in alcuni frangenti, la sincronia tra l’audio e il labiale non è ottimizzata al meglio. Su tutti, emerge certamente la performance di Marco Balzarotti, storica voce italiana di Batman già coinvolta in altri progetti videoludici di Warner Bros. come la serie di Arkham dei Rocksteady Studios.
Injustice 2 è un titolo immenso che va oltre il semplice concetto di picchiaduro, contaminando più generi grazie a una solida narrazione, un parco di modalità di gioco ampiamente soddisfacente e soprattutto il Gear System, che apre a una piccola ma importante evoluzione in senso ruolistico di un genere apparentemente lontanissimo qual è il picchiaduro: potrebbe profilarsi l’inizio di uno sguardo più attento, da parte degli sviluppatori, a fondere tra loro più generi videoludici in un ibrido interessante qual è il nuovo picchiaduro di NetherRealm Studios, ma anche altri interessanti progetti come Dragon Ball Xenoverse.
Conclusioni
Injustice 2 è un titolo che va oltre la semplice denominazione di picchiaduro: i ragazzi di NetherRealm confezionano un prodotto dall’altissima qualità narrativa, con una trama cinematografica e un eccezionale comparto visivo. Dal punto di vista contenutistico il gioco offre personaggi, modalità e oggetti in quantità mastodontiche, il tutto impreziosito da nuove meccaniche come il Gear System, che rende Injustice 2 una sorta di ibrido videoludico e offre migliaia di varianti di personalizzazione.
Pro
- Trama cinematografica ottima
- Gameplay fluido e accessibile
- Contenuti in quantità mastodontiche
Contro
- Ci sono picchiaduro più tecnici
- Doppiaggio non sempre eccelso
VOTO FINALE – 8.5/10