Torna Lino Guanciale a #Cartabianca, il programma di attualità politica condotto da Bianca Berlinguer. Per l’attore di Avezzano è un grande onore partecipare a un talk show per parlare di altre tematiche al di fuori del mondo dello spettacolo.
Già la scorsa settimana, l’attore de La Porta Rossa aveva discusso con la Berlinguer del suo ultimo film, I Peggiori, esplorando la società italiana di oggi. Nella puntata andata in onda ieri 16 maggio, Lino Guanciale a #Cartabianca, “uno degli attori più amati del momento”, come lo ha introdotto la Berlinguer, ha letto insieme alla conduttrice alcuni commenti che lo hanno riguardato sulla scorsa partecipazione al programma.
Molti utenti sui social lo hanno definito “autorevole opinionista”, il che ha spinto Bianca Berlinguer a chiedergli da dove sia nata questa sua passione politica. “Nasce da tante cose”, ha spiegato Guanciale, “Sintomaticamente è evidente, sono stato impegnato politicamente quando ero a scuola, ho fatto il rappresentate d’istituto. Saluto il mio preside con il quale ci siamo riconciliati da poco.”
Lino Guanciale a #Cartabianca spiega infatti di aver avuto un’adolescenza da “contestatore” a scuola: “Fu un periodo di occupazione-autogestione, lacrime e sangue. Però è stato utile. Lo sviluppo del gusto per la dialettica politica, senza è niente, per quello non amo i partiti del leader. Una cosa che per me è stata importante, è stata quella del servizio scoutistico, utile per acquisire una certa visione della realtà.”
Lino Guanciale è figlio di un medico e di un’insegnante, e ha svolto ben 13 anni di scout. Il tifo calcistico è nato perciò nel focolare domestico: “Tifo fiorentina perché influenzato da papà”, dice, così come le sue influenze politiche: “Ho avuto un nonno, che come tanti nonni nati nel ventennio fascista, l’influenza di Mussolini è stata indubbiamente fortissima per tutti i ragazzi di quella generazione, inizialmente il modello aveva fatto la sua presa. Però già alle medie imbattermi in altre figure cardine della mia formazione mi hanno semplicemente aperto ad altre letture rispetto a quella dell’influenza proto-familiare e hanno cambiato sensibilmente la mia visione delle cose. Mi sono avvicinato alla sinistra perché in qualche modo li vedevo come la forza motrice di un cambiamento. Per me sinistra è sempre significato questo: credere che il mondo di oggi si può trasformare.”
"Bisogna avere il coraggio di una prospettiva più ampia, non si combatte solo per le elezioni" @LinoGuanciale a #cartabianca. pic.twitter.com/hOsYX4z6v6
— Rai3 (@RaiTre) May 16, 2017
L’attore si è dimostrato attento alle tematiche sociali e politiche, esprimendo le sue speranze per un futuro migliore nel nostro Paese: “Secondo me esiste un’utopia che ci è rimasta da frequentare è quella dell’istruzione per tutti. quello che fa esclusione è sostanzialmente l’ignoranza, la mancanza di mezzi, ed è molto comodo che il mondo funzioni con una parte di inclusi che sanno ed una parte di esclusi che invece non sanno se far da macchina o da carburante. Io vorrei che la sinistra abbracciasse un’utopia del genere cioè l’inclusione vera passa per la resa vera della possibilità di stare da protagonisti nel gioco che il mondo fa per cambiarlo.”
"Con #LaPortaRossa si è dimostrato che anche sulla tv generalista si possono raggiungere certi risultati" @LinoGuanciale a #cartabianca pic.twitter.com/23FwqjAxRO
— Rai3 (@RaiTre) May 16, 2017
Per quanto riguarda La Porta Rossa, impossibile non citare lo straordinario successo che la fiction ha avuto in questa passata stagione, come commentato da Guanciale: “Non mi aspettavo tale successo che addirittura si arrivasse a vincere tre serate su sei su Rai2. Secondo me cioè che ha fatto differenza nella qualità, al di là del team di sceneggiatore, sono state fatte sul cast scelte di qualità. Tommaso Ragno ha una storia teatrale e di grandi nobilissime partecipazioni cinematografiche. La Porta Rossa prova che anche sulla tv generalista si possono raggiungere certi risultati qualitativi.”
Qui il link per rivedere la puntata di ieri.