Che i TheGiornalisti siano il fenomeno del nuovo pop italiano è ancora tutto da dimostrare contrariamente alla grande formazione in marketing management di chi ne mantiene le redini.
Se è vero chi si loda s’imbroda, l’infetta brodaglia bollente non ci metterà molto a ricoprire coloro che “ce l’hanno fatta” (fino a prova contraria) completamente da soli portando avanti le proprie canzoni, la propria musica, senza arrendersi mai, dall’autoproduzione all’alta rotazione su RTL 102.5.
Però siamo in Italia, la patria dell’inganno che nella discografia fa da padrone; la patria di quattro note vendute a peso d’oro, del destino di molti nelle mani di queen Mary e pochi altri annessi, del fumo negli occhi che vi buttano in continuazione riuscendo a farvi credere alle loro cazz@te con qualche escamotage elementare e fin troppo banale, ormai quasi immancabile.
Un doppio sold out viene annunciato per le date del Palalottomatica di Roma e del Mediolanum Forum di Assago (Milano) ma in rete inizia a sorgere qualche dubbio che parte da sporadiche testimonianze legate alle file ai cancelli e alle presenze all’interno dei palazzetti.
VIVO CONCERTI PRECISA QUANTO SEGUE:
Vivo Concerti assicura il doppio sold out realizzato con le vendite dei biglietti.
Resta da sviscerare la questione del “fenomeno del nuovo pop italiano” reduce da “un anno di successi” e il limite da non oltrepassare per non stuzzicare troppo chi nei TheGiornalisti di innovativo, travolgente e fenomenale non ci trova proprio un bel niente.
Non si può di certo dire che abbiano un pubblico teen, accecato dal ciuffo di turno, né si può dire che siano il frutto di un’esposizione mediatica ai limiti dell’eccesso, come quella dei talent show, ma non si può neanche dire che spicchino per estensione vocale né per la “penna” eccelsa. I TheGiornalisti, sulla carta, sono la band di qualità che nasce negli scantinati e che con fatica ed impegno prova a tracciare un percorso autonomo fatto di sacrifici e di autoproduzioni fino al coronamento del sogno: RTL 102.5 (tralasciando il COME, che non è oggetto di questo post) e un’etichetta rilevante interessata al progetto (Carosello), da sempre attenta agli indipendenti, realmente capace di sostenere un artista e di supportarlo in ogni fase con la competenza che da sempre ne contraddistingue i vertici.
Onore al merito e ai marketing management con i controcaz**, e anche a Vivo Concerti che tiene al proprio operato e scatta se sospetta il diffondersi di dati non corretti. Numericamente parlando, quindi, i due sold out dei TheGiornalisti sono ufficiali e verificati, quanto al “fenomeno del pop” noi rimpiangiamo sempre i Dear Jack!
E tu che hai scritto queste due frasi saresti una giornalista? Solo un’immatura che sputa sul piatto dove ha mangiato e un’invidiosa. Vatti a cercare un lavoro ma uno serio.
Tra i Thegiornalisti e questa “giornalista” scelgo i primi. Io, per esempio, rimpiango Giuseppe Fava.
Concordo.. E questo sarebbe giornalismo?
e ascolta i Dear Jack!!!
Pessimo articolo, potevate evitarlo
Come scostarsi dalla realtà per entrare in un mondo proprio.
Uno degli articoli più imprecisi e pretestuosi degli ultimi anni…