Un uomo, uno sportivo, un’icona pop, una leggenda, per alcuni un santo da venerare, anche se di celestiale ha ben poco: Diego Maradona ad Amici di Maria De Filippi è stato accolto come il pezzo da novanta che è. Un ospite che fa sempre discutere per le sue uscite poco ortodosse, ma anche per l’immaginario che è capace di evocare con la sua sola presenza.
Appena un mese fa era saltata la sua partecipazione a Ballando con le stelle, annunciata per la puntata del 4 marzo: Milly Carlucci aveva fatto fronte al forfait dalle ragioni misteriose mettendosi personalmente in gioco e scendendo in pista al posto suo come “ballerina per una notte”.
Dopo la scelta della Carlucci di ospitare Morgan nelle ultime due puntate del suo talent in seguito alla rottura tra il cantautore e la produzione di Amici, la De Filippi ha ricambiato con la stessa moneta portando sul suo palco il grande assente di quest’edizione di Ballando.
Mito del calcio italiano per diverse generazioni di tifosi, non solo azzurri, capitano della Nazionale argentina di calcio vincitrice del Mondiale del 1986, Diego Maradona resta per tutti l’indiscusso genio del pallone capace di miracoli inimitabili, a cui si perdonano tragiche debolezze, uno stile di vita e delle scelte più che discutibili, in nome del genio che lo anima. E a subirne il fascino non è solo chi ha vissuto l’era magica del Pibe de Oro a Napoli. Nei giorni in cui arriva nelle sale il film Maradonapoli, che indaga proprio il sentimento viscerale e indissolubile che lega i napoletani al loro santo del pallone, Maradona torna in tv e fa sognare ancora una volta i tifosi azzurri, quelli di ieri e quelli di oggi.
Intervistato da Maria De Filippi con Simona Ventura, Maradona ha raccontato un po’ di sé attraverso degli oggetti. Sempre legato alla città che è la sua seconda casa, Maradona ha stuzzicato la fantasia dei partenopei rispondendo ad una domanda della Ventura: “Oggi il Napoli ha un grande allenatore, ma sì, se la gente lo volesse, lo allenerei“. Poi l’argomento più dolente, quello della dipendenza dagli stupefacenti che l’ha quasi ucciso. Maradona fa sapere di essere ormai lontanissimo dall’incubo della droga: “Da 13 anni non prendo più droga. Lo faccio per mia figlia, che ha vissuto il mio coma: in riabilitazione mi hanno raccontato che ogni giorno che Janina usciva da scuola e veniva a trovarmi per dirmi ‘papà svegliati, devi giocare coi miei figli’. Oggi ho la possibilità di giocare con mio nipote“.