Dopo il tragico episodio diretto da Ellen Pompeo, Grey’s Anatomy 13×19 ha saputo mescolare la giusta dose di dramma e ironia, mixando gli effetti della tragedia della perdita umana con la leggerezza della quotidianità.
GREY’S ANATOMY 13×18, RECENSIONE DELL’EPISODIO DIRETTO DA ELLEN POMPEO
Inevitabile che l’episodio si soffermasse sulla morte di Diane, la madre di Maggie venuta a mancare dopo una lunga lotta contro il cancro al seno che la figlia non ha nemmeno avuto modo di seguire fin dall’inizio: i tanti conflitti irrisolti alla base di questo caso, che esplodono ad esempio nel confronto tra Maggie e Jackson con la richiesta della prima nei confronti del secondo di spiegazioni ormai tardive, sono venuti tutti a galla nel diciannovesimo episodio, aperto da una scena destinata a diventare iconica.
Meredith Grey è all’interno di un cimitero (e quale luogo può esserle più familiare, dopo che ha visto morire più persone care che pazienti in questi oltre 10 anni) per accompagnare Maggie a deporre fiori sulla tomba di sua madre: il discorso iniziale con Amelia mostra quanto queste due donne apparentemente così distanti siano in realtà molto simili. Hanno reazioni diverse e approcci alla vita completamente opposti, ma di base hanno vissuto e gli stessi dolori e sono entrambe delle sopravvissute.
Amelia ha perso suo padre da bambina e suo figlio da adulta, prima di dire addio anche al suo fratello, ed è finita nel vortice della tossicodipendenza per cercare di annullare il dolore; Meredith, invece, se in gioventù ha mostrato tendenze autodistruttive e una certa inclinazione a lasciarsi andare (quasi letteralmente come il famoso episodio dell’annegamento) crescendo è riuscita a farsi scudo del dolore e soprattutto ad affrontare il lutto con dignità, isolandosi e contando unicamente sulle proprie forze, come quando è andata a partorire da sola la sua bambina dopo la morte di Derek. Due donne allo specchio che per quanto resteranno eternamente in conflitto – forse perché legate dall’amore per lo stesso uomo che entrambe hanno perso – sembrano riscoprirsi più simili di quanto abbiano mai pensato.
Da sottolineare anche la vena ironica che non manca mai in Grey’s Anatomy quando si parla di morte: Meredith sembra quasi prendere il sole appoggiata ad una lapide mentre aspetta che Maggie porga il suo saluto alla madre e continua come sempre a parlare della morte con un certo distacco, quasi a prendersi beffa di lei dopo essere stata beffata tante volte.
https://youtu.be/x5B80GW7gL8
L’intero episodio ruota sostanzialmente intorno alla capacità di Maggie di rimettersi al lavoro su un caso difficilissimo – la rimozione di un tumore da un feto ancora nel ventre della madre – subito dopo aver affrontato la perdita di Diane: come sempre in Grey’s Anatomy si usano diversi pesi e misure, perché se già in passato tanti medici hanno affrontato i lutti tuffandosi nel lavoro, stavolta sembra che nessuno abbia fiducia in Maggie e nella sua capacità di essere lucida in sala operatoria, forse per quella sua emotività di fronte alle tragedie (a volte eccessiva e fastidiosa) dimostrata in passato. Sarà lei stessa a smentirli, mantenendo la calma anche quando la situazione sembra precipitare e riuscendo ad analizzare la situazione meglio di coloro che non stanno certo soffrendo come lei.
Sul fronte del registro comedy, quest’episodio ha regalato momenti di leggerezza con l’inedita accoppiata Arizona- Nathan: la facilità con cui questi due personaggi oggi si dicono amici senza aver mai avuto nulla a che fare prima d’ora è tipica di Grey’s Anatomy, in cui due persone entrano in contatto e si raccontano dettagli della loro vita privata, e nello specifico di quella sessuale, e da quel momento cominciano a condividere piccoli pezzi delle rispettive realtà, anche nel caso di Nathan sarebbe stata più coerente un’interazione maggiore con April, visto che hanno condiviso un passato insieme da colleghi in Medio Oriente.
https://youtu.be/BKenuzZIqmQ
Il discorso di Arizona su Derek e l’amore epico che ha rappresentato per Meredith sembra richiamare quello di Callie nell’undicesima stagione, quando la Torres provava a convincere la Grey della fedeltà del marito: un piccolo contentino per il pubblico affezionato alla coppia principale dello show, che resta l’ideale d’amore romantico per eccellenza.
La parentesi dedicata agli specializzandi con la tubercolosi di Cross e la crisi di Stephanie dopo averne sottovalutato i sintomi potrebbe rappresentare un seme lanciato in vista dell’abbandono della Edwards al termine di questa stagione: l’attrice Jerrika Hinton, infatti, lascerà Grey’s Anatomy per dedicarsi ad un altro progetto e non è ancora chiaro se uscirà di scena da vittima come già accaduto tante volte in passato o semplicemente prendendo altre strade.
In questo episodio ci sono stati anche diversi momenti stranianti: il primo è certamente quello in cui Meredith decide di aiutare sua sorella a superare il dolore del lutto in uno dei pochi modi che conosce per sfogare le frustrazioni, ovvero ballando una canzone a caso. Per il telespettatore storico fa sempre un certo effetto vedere Meredith fare qualcosa che apparteneva al suo rapporto con Cristina, la sua persona, insieme a qualcun altro. Ed è già successo in passato, ad esempio nel finale dell’undicesima stagione con le tre sorelle impegnate in una danza liberatoria, in parte giustificata dal contesto del matrimonio di Catherine e Richard nella casa costruita da Derek. Stavolta la Grey non si getta nelle danze nel bel mezzo di una festa, ma decide di farlo in uno dei momenti più critici della vita di sua sorella e in questo modo le conferma di essere lì per lei, di essere disposta a rinunciare a tutto pur di aiutarla (compresa la tanto agognata frequentazione con Riggs, che può ancora attendere). È l’ennesima conferma che un’era si è ormai definitivamente chiusa e che non ci sono simboli inviolabili che non possano essere riletti in una chiave nuova.
https://youtu.be/VZYg0OBrAto
L’altra parentesi che lascia perplessi è quella che riguarda Jackson e Maggie: probabilmente un confronto tra i due dopo quanto successo con Diane era necessario, ma se questo avvicinamento dovesse essere il preludio ad un nuovo flirt andrebbe ricordato agli autori di Grey’s Anatomy che negli ultimi episodi hanno completamente dimenticato di raccontare l’evoluzione del rapporto tra Jackson ed April dopo il loro riavvicinamento in Montana, nel cosiddetto sequel del film Japril. E un po’ di coerenza e continuità nel racconto delle relazioni personali (ad esempio, che fine hanno fatto Alex e Jo?) prima di inserire elementi di novità per sparigliare ulteriormente le carte, sarebbe più che auspicabile.
https://youtu.be/wGuucMXmW2E