Nella serata di ieri Apple ha rilasciato la versione definitiva di iOS 10.3: il jailbreak dell’ultimo firmware di Cupertino sarà presto disponibile o bisognerà attendere tanto tempo prima di vedere sbloccati i melafonini e gli iPad adeguati all’ultimo sistema operativo? Cosa fare se si vuole tenere preservata la procedura di sblocco? A queste domande che già imperversano nella rete, ha dato una risposta (anche se sibillina) l’hacker del momento, @qwertyoruiopz.
Impossibile che tu non lo conosca se, negli ultimi mesi, ti sei interessato alla procedura di sblocco visto che l’esperto in sicurezza Luca Todesco è stato l’unico a rilasciare più versioni del suo tool Yalu a tale scopo. Chiaro che nelle scorse ore, la communitty del jailbreak si sia fiondata sul suo profilo Twitter e abbia iniziato a tempestare l’italiano di domande sui tempi di rilascio del suo prossimo lavoro ed ecco la relativa risposta in un cinguettio:
1. Save blobs
2. If you're currently on 10.2.1 stay on it if you want to jailbreak.
3. I am done with jailbreaking.— qwertyoruiop (@qwertyoruiopz) March 27, 2017
In sostanza Todesco dice a chiunque voglia usufruire del prossimo jailbreak iOS 10.3, intanto, di salvare i blob SHSH (certificati univoci per il proprio device) e di restare fermi ad iOS 10.2.1, almeno se si vuole preservare la procedura di sblocco. Ma il bello del tweet sta nel terzo punto enunciato: quel “I am done with jailbreaking” è stato interpretato da molti come la conferma di avere tra le mani già la procedura di sblocco. Nulla di tutto questo, anzi, come testimoniato da un ulteriore contributo arrivato poco dopo, il senso di quanto detto sarebbe piuttosto negativo, con l’intenzione dell’esperto di farla finita con la procedura, una volta per tutte.
TIL: I can say 'I am done with jailbreaking' and people think it means a release is imminent.
— qwertyoruiop (@qwertyoruiopz) March 27, 2017
Nel corso di tutto il 2016 e anche in questa prima parte del 2017, Todesco ci ha abituati ad assistere a cambi repentini di idee. Lo stesso jailbreak iOS 10.2.1. prima del suo definitivo rilascio, era stato più volte negato. Dunque non mi stupirebbe se anche la dichiarazione delle ultime ore venisse facilmente ribaltata. Quanto twittato, certamente, comporterà se non il mancato rilascio della procedura, almeno un evidente ritardo in tal senso. Fermo restando che il tool potrebbe giungere anche da altri rinomati hacker, primi fra tutti quelli del team Pangu. Staremo a vedere.