Il nuovo album di Renato Zero sarà Zerovskij. Il nuovo capitolo discografico dell’artista romano arriva a un anno da Alt, disco che lo ha portato in giro per i palasport italiani con oltre 30 date e diversi sold-out. Per celebrare i suoi primi 50 anni di carriera, Renato ha già annunciato una serie di concerti speciali che terrà nei più prestigiosi palchi italiani, a partire da luglio e dal Foro Italico della sua Roma.
Annunciati già da tempo, l’avvio dei festeggiamenti è stato reso noto dallo stesso Renato Zero che ha parlato del nuovo album nel corso della conferenza stampa convocata il 20 marzo e tenutasi al Foro Italico di Roma. Ed è proprio da qui che partirà il tour celebrativo per i primi 50 anni trascorsi dal 45 giri Non basta sai/In mezzoai guai. Il tour a supporto del disco, ma non solo, parte con un residency di 5 concerti ospitata dall’arena che ha una capienza di 10500 posti.
Dopo i primi appuntamenti nella sua Roma, avviati a seguito del rilascio del nuovo disco, la tournée toccherà il Teatro del Silenzio di Lajatico il 29 luglio, l’Arena di Verona il 1° e 2 settembre e il Teatro Antico di Taormina, il 7 e 9 settembre 2017. C’è la voglia di sperimentare, nel nuovo progetto di Renato Zero, che salirà sul palco con un’orchestra sinfonica e il chiaro intento di riportare in scena le sue doti di attore. La parte sinfonica è affidata al Maestro Renato Serio.
Un piccolo passo in più, quello di Renato Zero, verso un’evoluzione di genere che lo affranca dalla musica puramente pop per avvicinarsi alla sperimentazione sinfonica che ha caratterizzato la produzione di artisti del calibro di Freddie Mercury e dei Procol Harum, facendosi largo nella dittatura delle hit internazionali per riportare quell’essenza d’italianità di cui la musica – e la società in generale – sente estremo bisogno.
Il nuovo album di Renato Zero arriva però a qualche settimana dal debutto del tour e con un titolo sovietizzante, in nome delle ideologie politiche che hanno caratterizzato la sua famiglia. Il sottotitolo, Solo per amore, richiama invece il perno fondamentale dell’esistenza di ognuno, quella finalità del vivere che Renato continua a cantare dopo 50 anni di successi. Il tour a supporto del nuovo disco sarà ripreso dalle telecamere ma i diritti non saranno ceduti alla tv e ne spiega il motivo: “Quando il fattore commerciale supera il genio, la volontà di soddisfare gli appetiti culturali, l’intrattenimento e il resto della cultura ne soffrono parecchio”.
So che Mariella Nava ha scritto una delle canzoni, ancora non si sa quale. Comunque tutto ciò che lei scrive é sempre bello e di spessore!
Grazie Piero, il fatto è che se in un album dai spazio ad una sola canzone un autore non potrà mai esprimera’ mai il meglio. Purtroppo Renato per le musiche da solo delle idee, i veri compositori sono i vari Madonia, Serio, Podio, a mio avviso dovrebbe alternarli di più, Senesi per non parlare Baldan Bembo che fine hanno fatto? A maggior ragione se ultimamente loro hanno perso un po’ di ispirazione dovrebbe riprendere la collaborazione che ognuno di loro è stato geniale in varie canzoni scritte con Renato, Mariella poi è fenomenale, se non l’avete già fatto ascoltate il suo ultimo album che ha 4/5 brani davvero belli (epoca, bellissimo, il nostro correre su tutte).
Non si sa niente degli autori dei brani? Spero vivamente che non ci sia il solito Madonia a scrivere le musiche, troppo presente come autore delle musiche negli ultimi album, Spero anche che i temi trattati siano un po’ diversi dal solito, che le vere rivoluzioni servirebbero non solo per rivendicare un futuro lavorativo migliore ma anche un mondo più pulito e liberalizzato dagli oscurantismi dei soliti noti