Un disastro sfiorato ad Empoli. Sarri così non va bene per nulla! E non puoi dar la colpa all’orario del calcio d’inizio che vale per tutte le squadre. Il Napoli ha rischiato di pareggiare una partita stravinta. Il Napoli aveva dominato in lungo e largo la prima frazione di gioco conclusa con un rotondo 0-3. Nella ripresa gli uomini di Sarri ancora una volta hanno rischiato di subire una clamorosa rimonta contro una squadra nettamente inferiore per organico, cifra tecnica, fatturato, posizione di classifica ed ambizioni. Sarri ha ancora una volta, come contro Pescara, Palermo, Sassuolo, di dilapidare punti preziosi contro squadra molto inferiori agli azzurri.
Sarri ed il Napoli sono arrivati al tornante decisivo della stagione. La sfida di ritorno in Coppa Italia contro la Juventus ed il doppio confronto diretto contro Inter e Lazio deciderà il destino di questa stagione. Il verdetto per Sarri ed i suoi atleti è incertissimo: secondo posto e finale di Coppa Italia sarebbero un successo poiché migliorerebbero l’esito della passata stagione; fuori da Coppa Italia e terzo posto ( o peggio) certificherebbero una clamorosa battuta d’arresto nel processo di crescita del club.
In un momento così delicato della stagione non è possibile che Sarri ed il Napoli perseverino negli errori e negli atteggiamenti che li hanno già esclusi dalla lotta scudetto e dalla Champions. Il Napoli segna in quantità industriale, ma poi concede sempre all’avversario la possibilità di tornare in partita. Logico che questo avvenga contro il Real Madrid, ma contro l’Empoli proprio non si può accettare.
Provate ad immaginare il Napoli in vantaggio per tre a zero dopo il primo tempo della semifinale contro la Juventus che nella ripresa incassa due reti banali e compromette la qualificazione. Sarri non riesce a correre ai ripari ed anche la lagna sull’orario di svolgimento della partita proprio non riesco a comprenderla. Sarri deve lavorare sulla testa, sugli schemi, sulla tenuta tattica e fisica. Altrimenti si rischia di compromettere la stagione e di sfociare nel ridicolo.