Con la fusione Wind e 3 Italia sappiamo essere entrata in gioco per l’Italia, anche se per il momento ancora virtualmente, l’operatore Free Mobile, figlio del gruppo Iliad. Il gestore dovrebbe proporre tariffe a basso costo, o per lo meno questo è sembrato essere il suo marchio di fabbrica in territorio francese, laddove è nato e si è fatto apprezzare.
Xavier Niel, fondatore della TLC, si è rivelato essere un personaggio lungimirante, interessato non solo a sfondare nel campo delle telecomunicazioni, ma a tessere le proprie ragnatele anche per quel che riguarda il cinema ed il mondo delle serie televisive.
In patria il dirigente si sta impegnando con Julie Gayet per la riqualificazione della centrale elettrica Voltaire (allo scopo di renderla un punto focale della settima arte in chiave sperimentale), in Italia avrebbe deciso di investire su Cattleya, la più grande casa produttrice cinematografica indipendente italiana (la società capitanata da Niel ha già rilevato Groupe AB in territorio transalpino per lo stesso scopo).
Non solo tariffe e promozioni aggressive da parte di Free Mobile, presumibilmente anche in Italia, ma anche un interesse verso la produzione di film e contenuti digitali. Mettere gli utenti nelle condizioni di fruirne con una connessione soddisfacente non basta più alle TLC, che da distributori stanno pensando di farsi produttori o co-produttori di cinema e serie televisive (un po’ come sta accadendo con TIM VISION).
La fusione Wind e 3 Italia potrebbe avere effetti anche per quanto riguarda il settore specifico, viste le chiare intenzioni di Free Mobile. D’altro canto non mancano di certo i traini: ci basta un nome per rendere l’idea, Netflix. Free Mobile potrebbe rivelarsi una piacevole scoperta, non c’è che dire.
Un discorso chiaramente in divenire, ma che ha tutte le carte in tavola per sorprendere anche in segmenti non propriamente di sua competenza. Vi sareste mai aspettati la fusione Wind e 3 Italia potesse generare tutti questi fenomeni? Considerate che siamo appena all’inizio.