Quagliarella merita le scuse. E di tornare a Napoli. Quagliarella non è un traditore, ma la vittima, insieme alla sua famiglia, di una vicenda terribile messa in evidenza da un drammatico servizio de Le Iene ( leggi di più) . Il passaggio dal Napoli alla Juventus aveva scatenato la rabbia dei tifosi azzurri che avevano accusato Quagliarella di essersi venduto al peggior nemico sportivo degli azzurri.
Le indagini della magistratura e la condanna di un poliziotto stalker hanno dimostrano che la vicenda professionale di Quagliarella non aveva soltanto motivazioni tecniche e/o economiche ma pesanti risvolti umani e familiari. Chi lo ha insultato nel peggior dei modi dovrebbe adesso aver l’onestà di scusarmi pubblicamente con Quagliarella. Non meritava l’attaccante di Castellamare di Stabia la valanga di merda che gli è stata riversata addosso all’indomani del suo passaggio in bianconero. Soltanto Higuain di insulti ne ha presi di peggiori ed in quantità superiore.
Io non sono un tifoso. Mi piacciono il gioco del calcio, i suoi interpreti eccellenti, i suoi risvolti culturali, sociali, economici. Ma non riesco a vedere una gara con la passione emotiva del tifoso, né ad inveire contro chi tifa per colori diversi. Forse mi perdo qualche cosa ma sinceramente non accetto l’idea di considerare l’avversario un nemico, né tantomeno di insultare un professionista che cerca le migliori condizioni tecniche ed economiche per svolgere il suo lavoro; anche se passa ad una squadra rivale come nel caso di Higuain e Quagliarella che tanto hanno comunque dato alla causa azzurra.
Il Napoli dovrebbe richiamare nei suoi ranghi Quagliarella. Sarebbe molto bello che egli potesse tornare nel club del quale è sempre stato tifoso. E’ difficile immaginare che Quagliarella possa tornare da calciatore a Napoli per evidenti considerazioni tecniche, ma non è impossibile ipotizzare un ruolo da dirigente o da tecnico nei settori giovanili. Il suo esempio sarebbe splendido per chi si prepara a diventare calciatore: Quagliarella dimostra che con l’impegno ed i sacrifici anche i sogni più impossibili possono diventare realtà. Una grande lezione di vita oltre che di sport.