Come già annunciato un mese fa, Justin Timberlake agli Oscar 2017 è stato nominato nella categoria Miglior Canzone Originale con la sua Can’t stop the feeling! colonna sonora del film d’animazione Trolls. E proprio sulle note della sua ultima hit l’ex bambino prodigio di Disney Channel ha aperto la serata della cerimonia di premiazione a Los Angeles, con una brillante performance ricca di ballerini: Timberlake è entrato in teatro con un codazzo di performer, accolto dalla platea in piedi pronta a scatenarsi. Da Ryan Goslin a Nicole Kidman passando per la moglie Jessica Biel, nessuno ha resistito alla travolgente apertura.
La popstar ha appreso lo scorso gennaio di essere uno dei candidati per vincere la statuetta dorata proprio dalla moglie, con cui ha fatto l’ultima apparizione recente in occasione dei Golden Globes, dove ha fatto una toccante dichiarazione d’amore alla sua compagna di vita: “Non riesco a esprimere a parole tutto quello che sei per me. Sei la mamma migliore e la moglie più grandiosa che un uomo possa desiderare”.
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— Adrián Cunha (@adriancunha) 27 febbraio 2017
Justin Timberlake agli Oscar 2017 ha ritrovato uno dei suoi compagni di avventura a Disney Channel, l’attore Ryan Gosling, interprete di La La Land; nello stesso periodo aveva conosciuto anche Britney Spears, con cui ebbe una relazione tra il 1999 e il 2002. Proprio per via di questo amore tormentato, Timberlake trovò l’ispirazione per scrivere uno dei suoi brani più famosi, Cry Me A River.
A soli quattordici anni entrò a fare parte della boyband Nsync, con cui due anni dopo ebbe modo di collaborare per la prima volta con Max Martin. Nel 2002 Timberlake iniziò la sua carriera da solista con l’album Justified, grazie a cui vinse subito due Grammy Awards. Tra le sue performance più chiacchierate c’è quella al Superbowl del 2004, in cui per errore Timberlake scoprì un seno a Janet Jackson.
Con Can’t stop the feeling ha inciso una delle canzoni favorite nella competizione stando agli ultimi sondaggi, insidiata solo da How far I’ll Go di un altro film d’animazione, Oceania. Il brano ha però conquistato anche un inglorioso primato: stando alla redazione di The Time si è aggiudicato il titolo di “peggiore canzone dell’anno” nel 2016. Che la nomination di stanotte riesca a riscattare il pezzo anche agli occhi del tabloid inglese?
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— Bolly e Cia. (@bollyecia) 27 febbraio 2017