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Oscar 2017, la statuetta per trucco e acconciatura a Suicide Squad, un premio che parla italiano

I make up artist Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini vincono la statuetta per Suicide Squad. Un pezzetto di cinema italiano agli 89esimi premi Oscar, con due professionisti che lavorano sui set del grande cinema internazionale. E Bertolazzi dedica il premio "a tutti i migranti".

di Stefano Fedele
27/02/2017
INTERAZIONI: 215

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Il premio per il trucco degli Oscar 2017 a Suicide Squad

Il premio per il trucco e acconciatura degli Oscar 2017 va a Suicide Squad, il film di supereroi diretto da David Ayer. Ed è un riconoscimento che finalmente parla italiano: perché insieme a Christopher Nelson gli altri due vincitori della statuetta per il film sono i make up artist Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini.

Sulla carta il film favorito per l’Oscar era Star Trek Beyond, che i bookmakers davano a 1,33, ma visto che questa è l’unica categoria con tre candidati invece della solita cinquina, le chances di Suicide Squad, dato a 5, erano consistenti. Naturalmente per quel bizzarro impasto di commedia e fantascienza che è Suicide Squad, tratto dai fumetti della Dc Comics, l’apporto di trucco e acconciatura è un elemento assolutamente determinante per definire stile del racconto e carattere dei personaggi. Basti pensare infatti all’incredibile lavoro compiuto per il Joker di Jared Leto e l’Harley Queen di Margot Robbie, due veri capolavori del make up.

Nel discorso di ringraziamento, Alessandro Bertolazzi ha detto: “Ho aspettato cinquant’anni questo momento. Ringrazio il mio team e mia moglie Giovanna che mi ha sostenuto per tutta la mia vita”. E poi ha concluso con un riferimento all’attualità: “Io vengo dall’Italia e lavoro in tuto il mondo. Questo Oscar lo dedico a tutti i migranti”.

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La notizia del premio per il trucco degli Oscar 2017 a Suicide Squad risolleva le sorti dell’Italia a un’edizione degli Academy Awards che, a parte Fuocoammare, candidato nella categoria documentario, non vedeva altri connazionali in corsa per la statuetta. Entrambi partiti dall’Italia, Gregorini e Bertolazzi, che spesso lavorano insieme, sono due professionisti richiestissimi sui set internazionali. Nella filmografia di Giorgio Gregorini ci sono infatti titoli come Moulin Rouge, Troy, Avengers: Age of Ultron.

Rainbow Freeday Rainbow Freeday Rainbow Freeday

Alessandro Bertolazzi fa parte della scuderia della celebre agenzia Milton e la sua vita si divide tra Londra e Los Angeles. Tra i suoi titoli ci sono J. Edgar di Clint Eastwood e il Bond movie Skyfall, ma i suoi inizi sono tutti italiani. Nato a Vercelli, è partito dal teatro per poi specializzarsi nel cinema. La svolta arriva con Malèna di Tornatore, dove lavora con Monica Bellucci: “Probabilmente è stata lei il mio ponte con il resto dell’Europa”, dichiarò tempo fa Bertolazzi. Così sono arrivati i primi titoli internazionali, Babel di Alejandro González Iñárritu, Angeli e demoni di Ron Howard.

Suicide Squad è stata una scommessa per Alessandro Bertolazzi: “Io sono il tipo che lavora sui film drammatici – ha dichiarato al Resto del Carlino – quando mi hanno chiamato per un film di supereroi tratto da un fumetto ho pensato: ma siete sicuri che io sia la persona giusta? Ero davvero spaventato”. Timori sicuramente svaniti, adesso che ha tra la mani la statuetta dell’Oscar 2017.

Tags: oscar 2017
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