Robbie Williams a E Poi C’è Cattelan ha fatto il pieno di Italia: dopo l’ospitata al Festival di Sanremo, il Re del Pop britannico ha aperto la nuova edizione di E Poi C’è Cattelan, il late show di Alessandro Cattelan che a partire da quest’anno è un appuntamento quotidiano anziché settimanale.
Dopo un’entrata in scena che da sola è emblema della sua irriverenza, avendo Williams mostrato senza indugio le terga al pubblico di EPCC, l’intervista è entrata nel vivo quando Alessandro Cattelan ha introdotto l’argomento che li accomuna entrambi: le figlie femmine. Nina Cattelan e Teddy Williams hanno la stessa età: entrambe sono nate nel 2012, quindi i loro papà hanno potuto confrontarsi perfettamente riguardo la vita con loro. Nessuna delle due, ad esempio, sembra troppo interessata a Robbie Williams come personaggio pubblico: Teddy, addirittura, guardando con Robbie un suo concerto su YouTube e sentendosi dire che “Tutta questa gente era lì per sentire papà”, ha risposto solo con un disorientato “Voglio della torta“.
Ma la figlia di Robbie, stando alle parole del suo papà, è un vero peperino con una tendenza a ripetere parole che non dovrebbe sentire, come quella volta che diede delle f*cking idiots – fot*ute idiote – a delle signore che la stavano fotografando a insaputa di Williams. “Hai dedicato una bellissima canzone a tua figlia, Go Gentle” ha ricordato Cattelan, con Robbie che ha intonato la melodia cambiandone scherzosamente le parole, trasformandola in un brano sull’atroce fine che gli spasimanti di sua figlia faranno se usciranno con lei. “Ma ho scritto una canzone anche per mio figlio” ha ricordato Robbie Williams, intonando “Motherfucker“, brano estratto dal suo ultimo album The Heavy Entertainment Show e traducibile con “Figlio di put*ana”.
La piccola Teddy dunque è tutta il papà, verrebbe da dire, visto e considerato che Robbie stesso ha poco dopo raccontato di aver fumato una canna a Buckingham Palace, una volta: Cattelan lo ha sfidato a Right or Wrong, un gioco in cui Robbie avrebbe dovuto smentire o confermare voci su di lui, ed ecco a quando risale l’assurda confessione del cantante.
Nel caso ve lo steste chiedendo, dunque, Williams non ha mai comprato un’isola in California per avvistare gli UFO, ha conosciuto sua moglie ad un appuntamento al buio in cui lei non aveva idea di chi fosse lui, conosce ed è amico di Adele ma non è mai stato invitato nella sua casa di campagna infestata dai fantasmi e no, non ha comprato un attico in Piazza San Babila a Milano, sebbene potrebbe averlo detto – “A volte mi annoio durante le interviste, quindi dico delle cose inventate” ha confessato Robbie.
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Assolutamente non inventato è però il litigio con Gianni Morandi, che rovinò una delle esperienze sanremesi di Robbie Williams: come già dichiarato dal cantante, Morandi lo accusò di essere arrivato in ritardo a delle prove, causando disagi a tutti. Il cantante ha nuovamente raccontato a Cattelan l’accaduto – con tanto di imitazione di Morandi, con un calcatissimo accento italiano – ribadendo di essere molto fiero della sua puntualità: “Vengo da una famiglia di operai, penso che sia molto maleducato far aspettare le persone“.
Non poteva infine mancare il riferimento ai Take That, la band che negli anni ’90 lanciò Robbie Williams: Cattelan ha rievocato i tempi della scuola, raccontando di come una sua compagna fosse una grande fan dei Take That e di come decise di non regalare a lui uno dei due biglietti per un loro concerto che aveva. “Guarda dove sono arrivato ora…” ha scherzato il conduttore, decidendo di avviare una videochiamata con l’amica e di farla salutare proprio da Robbie Williams in persona.
E Poi C’è Cattelan è in onda tutte i giorni in seconda serata su SkyUno HD, a partire da giovedì 16 febbraio.