Marco Carta intervista i Saint Motel a pochi giorni dal concerto che la band terrà al Fabrique di Milano il prossimo 21 febbraio. Che cosa ci fa il vincitore di Amici 7 e Sanremo 2009 con il gruppo statunitense? La sua missione, affidatagli dalla casa discografica di entrambi, la Warner Music, era quella di carpire alcune curiosità sui quattro ragazzi che in breve tempo hanno fatto ballare tutto il mondo con le loro hit.
I Saint Motel si sono infatti formati solo nel 2009 ma in poco tempo sono riusciti ad affermarsi anche fuori dai confini americani. In Italia sono arrivati nel 2014 con i singoli My Type e Cold cold man, che sono stati eseguiti anche sul prestigioso palco del Festval di Sanremo 2015. Inoltre hanno preso parte anche a un divertente spot di un marchio d’abbigliamento con la modella Bianca Balti.
Lo scorso anno è invece uscito il loro nuovo album Saintmotelevision, che stanno presentando con il tour europeo partito agli inizi del mese di febbraio dall’Inghilterra con Glasgow, Manchestrer e Londra, per poi spostarsi in diverse città tra cui la nostra Milano, dove si esibiranno la prossima settimana al Fabrique.
Marco Carta inizia l’intervista ai Saint Motel chiedendo al frontman e al chitarrista, che hanno fondato il gruppo dopo essersi conosciuti in una scuola di cinema, se abbiano ancora la passione per la settima arte. La risposta è più che affermativa: è proprio l’amore per il cinema che li ha portati a sperimentare con le nuove tecnologie per i loro videoclip, che strizzano sempre un occhio al futuro con la loro originalità. C’è un altro mezzo di comunicazione ai quali i simpatici componenti della band sono particolarmente legati, la televisione, considerata come “il primo oggetto fisico che ha creato il concetto di immediatezza, prima ancora dei cellulari e degli I-pad”.
Si passa poi a parlare di musica, in particolare dell’idea che ruota attorno all’ultimo album, che era stato in realtà inizialmente concepito come uno “show con balli, comicità, musica e film”. Il progetto non è più andato in porto ma questo mix di ingredienti sono stati comunque inseriti nelle canzoni di Saintmotelevision.
Cosa ricordano invece della loro prima performance live? Si sono esibiti in un party nell’appartamento di Jim Morrison ma non essendoci l’ascensore hanno dovuto portare tutti gli strumenti per le scale! Nonostante questo, trovano “molto divertente” il loro esordio, dove erano a pochissimi passi di distanza dal loro pubblico.
Nell’intervista c’è spazio anche per un omaggio musicale alla nostra Raffaella Carrà, che ha ispirato le loro canzoni, come hanno raccontato più volte. Così i quattro hanno intonato con Marco la famosa Rumore.
L’ultima domanda riguarda invece la loro performance a Sanremo 2015 che ricordano in particolare per il “bellissimo teatro e la grande ospitalità“.